Del Vecchio difende le sue scelte sul trattamento delle palme
Porto San Giorgio | Il vicesindaco convinto del suo operato si scaglia contro chi non lo condivide: "abbiamo coperto le palme alte fino ad 80 centimetri, e lasciato scoperte le altre, dopo aver ascoltato il parere di diversi agronomi".
di Redazione
Dal vicesindaco del Comune di Porto San Giorgio, Carlo Del Vecchio, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
Io penso a lavorare e come possono constatare i cittadini, non perdo tempo. Credo sia evidente la differenza rispetto a chi si perde in chiacchiere e con ogni pretesto attacca il nostro operato. Penso ad esempio alle critiche ingiustificate che abbiamo ricevuto sul trattamento delle palme. Chi ci attacca evidentemente non sa nemmeno di cosa parla.
L’Assessorato all’ambiente si è comportato in modo impeccabile, ha provveduto a valutare gli alberi ad uno ad uno, sono state chiuse le palme con un tronco fino ad 80 centimetri di altezza perché si tratta delle piante che rischiano di più durante il periodo invernale. Le altre, invece, non hanno bisogno di essere chiuse. Aggiungo che siamo intervenuti ampiamente per tempo, senza ridurci all’ultimo minuto come fatto negli anni precedenti. Il trattamento riservato alle palme della nostra città è stato effettuato dopo aver consultato diversi agronomi, che ci hanno dato precise indicazioni. Prima di sparare, quindi, si dovrebbe conoscere la materia, altrimenti si rischiano solo figuracce.
Invito quindi i vari Mattioli e Scardaoni, che non perdono occasione per farsi paladini dell’ambiente, ad essere più informati. Altrimenti, se la loro professione deve essere solo quella di perdere tempo con lamentele di ogni tipo, cercando ogni pianta per sparlare, lo facciano in un bar, luogo più appropriato alle chiacchiere, piuttosto di uscire continuamente sulla stampa.
Lo stesso vale per altri personaggi che spesso criticano senza motivo e si fanno portavoci di una cittadinanza che non li ha mai seguiti. Penso ai vari Franco Della Barca, che nonostante i numerosi tentativi non è mai riuscito ad entrare in Consiglio comunale, segno che i sangiorgesi non hanno grossa considerazione delle sue idee, ed alle ultime elezioni non è neanche riuscito a presentarsi. Nonostante questo, continua a fare sparate su ogni argomento che gli viene in mente, ma non rappresenta che sé stesso.
Penso a segretari di partito come Luigina Vagnoni, che sono riusciti nella rara impresa di ottenere zero preferenze alle elezioni, e si sentono in diritto di parlare, ma a nome di chi?
Infine, ritengo vergognose le affermazioni del consigliere del Partito democratico, Elio Raccichini. Possono criticare me, ma non permetto a nessuno di offendere i cittadini che mi hanno votato. Se ottengo centinaia di consensi, e ne ho sempre ottenuti, forse è perché i sangiorgesi comprendono la differenza tra le loro chiacchiere e la mia concretezza.
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13/01/2009
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