Fiorella Mannoia domani a Fermo: tutto esaurito
Fermo | "Vengo sempre con piacere nelle Marche, mia madre è di qui; la gente di queste parti è sempre molto rispettosa, mai invadente, si lavora bene"
di Pierpaolo Pierleoni
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Una suggestiva immagine di Fiorella Mannoia
C'è grande attesa a Fermo ed in tutto il territorio per il concerto di domani sera al Teatro dell'Aquila, dove Fiorella Mannoia effettuera la tappa zero del suo nuovo tour "Onda tropicale". L'ultimo disco dell'artista romana è un lavoro insolito, che ha visto la cantante percorrere la strada delle sonorità brasiliane, con la collaborazione di alcuni dei più grandi musicisti del Paese sudamericano.
"E' un regalo che mi sono fatta - spiega la Mannoia - Ogni Paese è complesso, ed una delle chiavi di lettura per interpretarlo può essere la musica. E' stato un piccolo tentativo di comprendere le mille realtà di una terra grande e speciale come quella brasiliana".
Fiorella Mannoia è da più di dieci giorni nel Fermano. Soggiorna all'Hotel Royal di Casabianca di Fermo ed ogni sera nelle ultime due settimane ha preparato il suo spettacolo al Teatro dell'Aquila, che si preannuncia esaurito in ogni ordine di posti. Subito dopo, la cantante partirà alla volta di Cremona, per la prima data del tour.
"Sono affezionata alle Marche - racconta - Mia madre è del maceratese, di Castelraimondo, quindi venivo spesso da queste parti. Mi restano ricordi dell'infanzia, scene di vita familiare, come la pasta che mia nonna distendeva sopra al letto quando preparava le fettuccine. Torno sempre volentieri, anche perché nelle Marche si lavora molto bene. Le persone qui hanno molto rispetto degli spazi degli artisti, ti ammirano senza mai essere invadenti. Un rispetto a volte addirittura eccessivo. Forse è per questo che tanti musicisti scelgono di iniziare qui i loro tour".
Quanto alla musica che si ascolterà al concerto, Fiorella Mannoia preannuncia uno spettacolo coinvolgente, ricco di emozioni. Naturalmente saranno proposte le canzoni dell'ultimo album Onda tropicale, ma senza dimenticare i suoi più grandi successi.
"Ogni volta che preparo la scaletta sono tentata di togliere I treni a vapore. Poi alla fine la inserisco sempre, ci sono troppo affezionata. E puntualmente, quando dal palco la canto e vedo la gente che ne conosce tutte le parole, mi pento di aver pensato di toglierla. Stesso discorso vale per Quello che le donne non dicono ed altri brani. E' naturale che un artista abbia voglia di cantare i suoi lavori più recenti, ma se la gente è contenta e si emoziona ad ascoltare i pezzi più conosciuti, perché bisogna darle una delusione? E' una delusione andare ad un concerto e non ascoltare la propria canzone preferita, non voglio fare questo torto a chi mi ascolta!"
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18/01/2007
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