Piano integrato di sviluppo locale, la Provincia progetta insieme ai Comuni
Ascoli Piceno | Il nuovo ruolo delle Province previsto dal Piano Operativo Regionale consiste infatti nel coordinamento dei Comuni del territorio per presentare alla Regione una proposta di finanziamento condivisa con tutti gli attori istituzionali del territorio.
Un momento della conferenza stampa: Piano integrato di sviluppo locale, la Provincia progetta insieme ai Comuni
Si tratta del "Piano Integrato di Sviluppo Locale", un progetto organico di investimenti pubblici per circa 35 milioni di euro in fase di definizione con il coinvolgimento di tutti e 73 i Comuni e degli altri attori pubblici del territorio. Il nuovo ruolo delle Province previsto dal Piano Operativo Regionale consiste infatti nel coordinamento dei Comuni del territorio per presentare alla Regione una proposta di finanziamento condivisa con tutti gli attori istituzionali del territorio. Il piano complessivo è diviso in 3 macroprogetti: la riconversione dell'ex Sgl Carbon di Ascoli e dell'ex Fim di Porto S. Elpidio, la valorizzazione del patrimonio naturalistico e un programma integrato territoriale di marketing culturale.
Il presidente della Provincia Massimo Rossi ha presieduto l'assemblea e discusso insieme ai molti sindaci e amministratori presenti, che hanno dimostrato di apprezzare il metodo di concertazione e partecipazione attivato dalla Provincia, la proposta complessiva da presentare in Regione, contenente le linee principali di intervento.
"Il percorso intrapreso dalla Provincia è sicuramente valido e concreto - ha detto al pubblico l'assessore provinciale alle Politiche Comunitarie Nino Capriotti - come dimostra il patrimonio progettuale già raccolto. E' evidente che la copertura finanziaria dell'Asse V non è sufficiente per tutti i progetti in cantiere ma non è da escludere la possibilità di attingere ulteriori risorse da fondi comunitari e statali".
La Provincia si è avvalsa della preziosa consulenza del prof. Massimo Sargolini, architetto e docente di Urbanistica all'Università di Camerino, che con il suo staff di ricercatori ha elaborato uno schema in cui sono collocate organicamente tutte le proposte progettuali dei Comuni e delle Comunità montane, individuando le connessioni che legano i vari progetti e disegnando un primo quadro di priorità da indicare alla Regione Marche.
In chiusura di assemblea, il presidente Rossi ha fissato per fine febbraio la prossima conferenza delle autonomie, nel periodo che precederà l'uscita dei primi bandi regionali.
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23/01/2008
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