Non e' interessato alla "Rosa Bianca": "È un progetto velleitario". Non darà il suo appoggio a un governo Marini: "Mi sembra un tentativo disperato".

Amedeo Ciccanti, senatore dell'Udc, è in sintonia con la linea del partito tracciata da Pier Ferdinando Casini: in questo momento non è interessato al Grande Centro e, soprattutto, non pensa di sostenere un esecutivo per le riforme guidato dal presidente del senato.

"Siamo sempre stati interessati al progetto della Cosa Bianca, io addirittura ero il coordinatore di quel progetto.
Ma - osserva Ciccanti interpellato dal VELINO - non riteniamo che debba nascere in questi termini". E cioè da una scissione. Mario Baccini e Bruno Tabacci, infatti, hanno lasciato l'Udc annunciando l'intenzione di dar vita alla "Rosa Bianca" con cui correre da soli alle prossime elezioni.

"Una cosa del genere sarebbe dovuta nascere sulla base dell'Udc, sarebbe dovuta essere un'evoluzione del nostro partito. Allargata alle altre forza che sono interessate" dice Ciccanti. Il loro progetto, invece, "è una cosa diversa da quella che pensavamo di fare. Poi, con l'attuale legge elettorale, è impossibile che abbia chances.

Il premio di maggioranza costringe a coalizzarsi e delinea prospettive maggioritarie. La Cosa Bianca necessita di un proporzionale sullo stampo di quello tedesco, farla adesso è un tentativo velleitario".