Franca Romagnoli è ora a tutti gli effetti presidente provinciale di Alleanza Nazionale. Il primo congresso delle federazione del Fermo, tenutosi ieri al David Palace Hotel di Porto San Giorgio, l’ha nominata alla guida del partito.

Il partito si è presentato unito al di là di qualche screzio interno, con una sola lista a sostegno della Romagnoli come vertice dell' esecutivo provinciale, composto da Gianfranco Alessandrini, Emiliano Carnevali, Sauro Cecchi, Stefano De Minicis, Nadia Eleuteri, Massimiliano Gula, Mauro Lucentini, Daniela Mataloni, Carlo Mercuri, Fabio Petrini, Paolo Pompei, Riccardo Romagnoli, Mirco Steca, Endrio Ubaldi, Gualberto Vitali Rosati. Delegati all’assemblea regionale invece Stefano De Minicis, Cecilia Graziaplena, Mario Natalucci, Fabio Neri, Rossano Romagnoli, Rossano Trobbiani, Gianfranco Vastaroli e Mauro Lucentini.

E ieri An al completo per l'importante appuntamento. Presente il coordinatore regionale on. Carlo Ciccioli, che ha espresso il proprio apprezzamento per il documento programmatico presentato da Franca Romagnoli. Presente anche Giulio Agostini, Luca Sbardella, arrivato da Roma per formalizzare il passaggio da Commissariato a Federazione; Daniela Santamartini, responsabile delle donne di Alleanza Nazionale. Quest'ultima ha spiegato la direzione intrapresa dal partito, che si è impegnato a garantire una presenza non inferiore al 25% di donne in ogni collegio ed esecutivo del partito in tutta Italia.

"Il presidente Gianfranco Fini è stato uno dei maggiori sostenitori della battaglia per il maggiore peso delle donne nella politica italiana. Ma non si tratta di mettere esponenti di sesso femminile solo per riempire le liste. Quello che Alleanza Nazionale vuole è una rappresentanza forte delle donne fatta di persone come Franca Romagnoli che hanno contribuito alla storia del partito e si sono formate al suo interno".

La neo presidente provinciale ha letto il documento programmatico della sua candidatura. Un testo che sottolinea la forza di An nel Fermano (17% alle Politiche), esprime soddisfazione per il superamento delle divisioni, garantisce un mandato da portare avanti nel nome della collegialità. Difesa della famiglia, della cristianità, del valore della vita, rifiuto del relativismo, condotta esemplare pubblica e privata dei dirigenti del partito. Questi essenzialmente i punti indicati.

C'era anche Giulio Conti, forse il più atteso, dopo lo strappo dalla corrente maggioritaria del partito delle ultime settimane. Un intervento con diversi spunti critici, ma certo più collaborativo rispetto alle ultime esternazioni. “Stiamo diventando sempre di più un partito d’opinione. L’uomo più a destra d’Italia oggi è Berlusconi, e a me questo non piace. Vorrei sapere dov’è finita quell’Europa delle nazioni che noi per primi volevamo, quali sono gli argomenti per cui un giovane oggi dovrebbe battersi entrando in An. Vorrei un partito immediatamente riconoscibile per le sue posizioni politiche, storiche, ideologiche. Questo significa no all'Islam nelle scuole, no alla tolleranza verso i matrimoni gay, difesa del valore della vita, sostegno alla piccola impresa”.

Naturalmente soddisfatto, al termine della lunga giornata, il commento della neopresidente Franca Romagnoli. “Per il partito nel Fermano è una data storica.  Ci aspettano scadenze importanti, abbiamo comuni fondamentali e le prime elezioni per la Provincia di Fermo. Quello a cui tengo in modo particolare è avere una classe politica impeccabile. Dobbiamo lavorare sulla credibilità dei nostri esponenti politici, perché siamo un partito che più degli altri è esposto a critiche feroci. Quindi sempre più meritocrazia, scelta di persone solo in base alle capacità, e fondamentale che la nostra classe politica abbia un comportamento impeccabile, sia in pubblico che in privato. Giulio Conti? Quando usa un atteggiamento costruttivo è meraviglioso”.