Francesco Storace dà la benedizione agli esponenti locali del partito e lancia la sfida per le prossime politiche. Il leder della destra è passato nel pomeriggio a Porto Sant'Elpidio, fermandosi per una conferenza stampa al Bar Aragno. E' stata l'occasione per presentare il capolista, e possibile candidato sindaco, della Destra, qualora il partito scegliesse di correre da solo.

Si tratta di Mauro Tosoni, un passato da consigliere comunale di Alleanza Nazionale, pronto alla nuova sfida. "C'è da lavorare molto, stiamo preparando la lista e non si tratterà certo di 20 nomi presi a casaccio - garantisce Tosoni - In questa città il centrodestra non si presenta da almeno una ventina d'anni con l'uomo giusto, e puntualmente perde. Se deve essere così, meglio andare da solo e perdere con i nostri valori e le nostre idee. Io per ora sono semplicemente il capolista. Se non ci saranno le condizioni per un'alleanza con il centrodestra, non abbiamo paura di correre da soli".

All'incontro anche il coordinatore provinciale della Destra, Andrea Sabbatini, il vicecoordinatore regionale Mauro Lucentini, il portavoce di Porto Sant'Elpidio Cristian Simoni ed il suo vice Antonesio Diomedi. Tocca poi a Francesco Storace prendere la parola, e le bordate sono per tutti, leader del centrodestra in primis. "Berlusconi si presentò alla nostra assemblea costituente. Fu accolto con straordinario calore e ci disse di sentirsi a casa sua. Poi abbiamo scoperto che di quella casa si stava vendendo anche le chiavi". Per Gianfranco Fini ed Alleanza Nazionale. "Quando me ne sono andato dal partito mi dicevano che sbagliavo, perché le battaglie vanno fatte dall'interno. Ora non c'è rimasto più neanche l'interno! Non c'è più niente".

Ironia anche sui simboli, c'è chi ha contestato la somiglianza di quello della Destra, che farà cartellone insieme alla Fiamma tricolore, con quello di Alleanza Nazionale. "Non credo ci sia somiglianza - risponde al veleno Storace - Nel nostro simbolo è scritto a caratteri cubitali 'Destra'. Una parola che gli altri non hanno né nella forma, né nella sostanza. Se avessi voluto imitare qualcuno, avrei dovuto scrivere nel simbolo 'Partito popolare europeo' ". 

Parole di stima anche per Daniela Santanché, che si candiderà Premier. "E' un segno forte: per la prima volta una donna, una madre, corre per diventare capo del governo, e siamo noi a sostenerla. Il problema della politica italiana è che oggi ci sono due fotocopie, non si propone nessuna alternativa. Noi lo facciamo, con i nostri valori".

Ancora un secco no a qualunque ipotesi di accorpamento nel Partito della libertà. "Per farlo dovremmo tenere nascosta la nostra anima di destra. E per stare con chi? Con, Mastella, Dini e Cuffaro? Non ci interessa". Ottimista, infine, Storace, sull'esito delle prossime elezioni. "C'è tanto disorientamento tra l'opinione pubblica. E' una fase molto particolare, e le prossime elezioni riserveranno grandi sorprese. Vincerà chi dirà la verità alla gente, chi saprà rimanere con la schiena dritta. E io dico che la Destra supererà lo sbarramento del 4% ed entrerà alla Camera. Non solo, lo doppierà. Anzi, sono così ottimista che preannuncio che io non mi presenterò nelle liste per la Camera, ma in quelle del Senato, dove lo sbarramento è all'8%. Dobbiamo essere la bussola per l'elettorato disorientato. Dobbiamo dire: io ci credo".