Debiti formativi. Bisogna recuperarli entro l'anno scolastico
San Benedetto del Tronto | Il fenomeno è di una gravità tale da essere considerato dagli esperti, non solo del settore,un elemento destabilizzante per l'economia ed il futuro dell'intero Paese.
di Antonio De Signoribus

Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni
Debiti addio, sanarli è un obbligo.
In ottemperanza alla ordinanza ministeriale l'I.T.C."A. Capriotti" introduce le nuove modalità di recupero del debito formativo al fine di rendere operative le nuove linee guida del Ministero della Pubblica Istruzione.
Il monitoraggio ministeriale registra infatti una quota pari al 41% di ragazzi che accede con debito all'anno successivo di corso e, di questi, solo uno su quattro riesce a recuperare. Il fenomeno è di una gravità tale da essere considerato dagli esperti, non solo del settore,un elemento destabilizzante per l'economia ed il futuro dell'intero Paese.
Ecco quindi l'intervento del ministro Fioroni volto al recupero dei debiti entro la conclusione dell'anno scolastico. "Il Capriotti - sottolinea la dirigente, professoressa Paola Fiorini - si allinea con puntualità alla direttiva ministeriale e,dopo gli scrutini della seconda settimana di gennaio, ha attivato interventi di recupero per gli alunni che hanno manifestato carenze in discipline o aree disciplinari trasversali o caratterizzanti degli indirizzi di studio. Sono state organizzate pause didattiche in cui il gruppo classe ‘rallenta', ripassa, si esercita. E poi interventi pomeridiani.
Non sono state dimenticate le eccellenze per le quali sono stati organizzati interventi di docenti dell'Università di Camerino. Il tutto con un impegno economico dell'Istituto Capriotti pari a 50.000 euro per un totale di quasi 1.000 ore in questa prima parte dell'anno scolastico. Tra giugno e luglio seguiranno altri corsi di recupero e potenziamento per chi non avrà ancora sanato le carenze, al fine di far arrivare il minor numero di studenti a settembre con la sospensione del giudizio di promozione".
"Va comunque chiarito ad alunni e genitori - prosegue Paola Fiorini - che i recuperi scolastici non sono la panacea e che nessun risultato positivo può essere raggiunto senza l'impegno dello studente, senza il suo studio autonomo e il suo senso di responsabilità.La scuola fa la sua parte, tutta intera e senza risparmio di energia. Allo studente spetta il compito di rispondere con maturità e senso di responsabilità".
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19/02/2008
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