E arrivato il momento catartico di "Comicodisera"
| Sul palco del cabaret di San Salvo arriva il grande comico Flavio Oreglio
di Luigina Pezzoli
Flavio Oreglio
Ultimi appuntamenti con la rassegna di teatro comico & cabaret "Comicodisera [ridere si spera]" di San Salvo. Una manifestazione fortemente voluta dall'assessore alla Cultura, Domenico Di Stefano con la direzione artistica di Michele Rossi. Per il quinto artista in cartellone, data l'importanza e la notorietà, è previsto un doppio appuntamento, entrambi con inizio ore 21:15. Infatti, al Centro Culturale "Aldo Moro" giovedì 22 per gli abbonati e venerdì 23 febbraio andrà in scena lo spettacolo in esclusiva regionale "Siamo una massa di ignoranti. Parliamone" con Flavio Oreglio.
Il doppio spettacolo abruzzese del "catartico" Oreglio assume un'importanza ancora maggiore considerando che sta per concludersi il tour, di soltanto sei date, realizzato in preparazione del lungo giro che farà in tutta Italia la prossima estate. Tra parole e musica, prosa e canzoni, Flavio Oreglio racconta e analizza il tema dell'ignoranza e di tutto ciò che gli ruota intorno: linguaggio, comunicazione, informazione, potere e ribellione. Lo spettacolo prende le mosse dalla descrizione di alcuni aspetti negativi del mondo attuale. Un mondo straripante di stupidità e ignoranza che ci costringe a vivere una vita contromano. Bisogna trovare la forza e il coraggio di reagire. Già, ma come? Le soluzioni possono essere tante: la Rivoluzione, che però si rivela impossibile da attuare per mancanza di adesioni.
La necessità della fratellanza, ma se è vero che siamo tutti uguali è anche vero che lo siamo perché bastardi allo stesso modo, chiusi nel nostro egoismo e incapaci di cambiare anche semplicemente noi stessi. La fuga? Fuggiamo dal politico, dal sociale, per rifugiarci nel privato, ma poi anche il privato ci crolla addosso quando meno ce lo aspettiamo. Andare al di là del mondo attraverso i dettami della religione; a voler guardare la religione pone più quesiti che risposte. L'unica soluzione, forse ancora percorribile, rimane il pensiero, la fiducia in se stessi quando non è presunzione o auto celebrazione ma saggezza che viene dalla ragione, chiarezza che deriva dalla riflessione. Come cita nella canzone conclusiva dello spettacolo "Il pensiero è un mitra che difende il tuo domani, tiene sveglia la tua mente la protegge con le mani... Il pensiero sono io che mi perdo nella via, il pensiero è proprio tutto, il pensiero è casa mia".
Nello spettacolo Flavio Oreglio è accompagnato da una band di cinque bravissimi musicisti: Lorenzo Arco (chitarra elettrica, ukulele), Gino Carravieri (batteria e percussioni), Stefano Covri (chitarra acustica), Dario Polerani (basso) e Andrea Vandoni (violino).
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20/02/2007
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