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A Roseto liberati due anziani prigionieri in casa da giugno 2006. Arrestato il figlio

| Grazie all’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Giulianova, al comando del maresciallo Longo, dei Vigili del Fuoco di Teramo e dei Vigili Urbani di Roseto.

di Nicola Facciolini


Ieri mattina 20 febbraio 2007 a Cologna Spiaggia (frazione di Roseto degli Abruzzi), in provincia di Teramo, due anziani coniugi (85 anni lei, 92 lui) sono stati liberati dai Carabinieri e dai Vigili urbani di Roseto in collaborazione con i Vigili del fuoco di Teramo nella loro abitazione. Erano segregati almeno dal giugno scorso. Il figlio della coppia, Silvano Cervignani che abita in un altra casa, un operaio di 42 anni di Roseto degli Abruzzi, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Giulianova. L’accusa è di sequestro di persona continuato e abbandono di persone incapaci.

I militari, al comando del luogotenente Antonio Longo, hanno posto termine a una tragedia della follia consumata in questi mesi ai danni di due poveri anziani, genitori di un figlio protagonista di una vicenda scellerata che sinceramente avremmo preferito relegare alle storie di cronaca del secolo scorso. I militari sono entrati in casa sfondando la porta e hanno così liberato i due anziani. I motivi del terribile gesto del figlio potrebbe forse essere ricercato in un disturbo psichico del Cervignani: sarà la probabile perizia psichiatrica disposta dal Magistrato ad accertarlo ma i fatti sono molto gravi.

Agli uomini delle forze dell'ordine, al momento della liberazione dei due anziani genitori, è apparsa una scena incredibile e dolorosa. I due anziani hanno vissuto per almeno 8 mesi in condizioni igieniche e psico-fisiche pietose come lo era la loro condizione di profonda prostrazione. I due erano in possesso solo di un telefonino per comunicare con l’esterno, abilitato solo a ricevere. Ricoverati nell’ospedale di Giulianova, dove sono sotto osservazione, i due sfortunati anziani sono stati definiti in stato di “abbandono fisico e marasma senile”. Gli uomini del Nucleo operativo di Giulianova, comandati dal luogotenente Antonio Longo, sono riusciti a sfondare la porta di casa grazie alla collaborazione dei Vigili del Fuoco di Teramo e Vigili Urbani di Roseto.

I due sono stati portati in ospedale e le loro condizioni non sono giudicate affatto buone. La diagnosi dei medici del nosocomio di Giulianova parla, infatti, di «marasma senile», ovvero un grave deperimento organico, e di stato di abbandono. Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, i due anziani vivevano in quelle condizioni almeno dallo scorso mese di giugno e pare che non avessero alcun contatto con l’esterno. Il figlio aveva messo a loro disposizione solo un telefono cellulare abilitato esclusivamente a ricevere chiamate.

Sembrerebbe anche che i fili del citofono erano stati tagliati. Impossibile, quindi per loro, chiedere aiuto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il figlio che risiedeva in un'altra casa, portava loro da mangiare saltuariamente. L’abitazione ai militari è apparsa umida, fredda, quasi al buio per le tapparelle perennemente abbassate. Tutt'intorno sporcizia, con pannoloni sparsi ovunque, e degrado. Il blitz dei carabinieri di Giulianova è avvenuto ieri sera, a Cologna Spiaggia, frazione di Roseto.

Le accuse mosse nei confronti del figlio contemplano anche l'aggravante del vincolo della parentela. Ai carabinieri, che lo hanno arrestato nella vicina Casal Thaulero, l'uomo ha anche detto di svolgere le funzioni di assistente sociale. Ma su questo aspetto ci sarebbero versioni discordanti e non sarebbe stato trovato un riscontro oggettivo a questa affermazione. Uno dei due anziani era semiparalizzato da un ictus e giaceva nel letto.

La moglie, invece, girovagava per casa in stato confusionale. Le indagini hanno intanto già accertato che il figlio dei coniugi, separato dalla moglie, si recava nella loro abitazione solo un paio di volte alla settimana. Il frigorifero era desolatamente vuoto, così come la cassetta dei farmaci. In casa, inoltre, i carabinieri hanno sequestrato un paio di manette ma gli inquirenti non sanno ancora spiegare l’utilizzo dell’attrezzo. I carabinieri sono giunti sul posto grazie alla segnalazione di alcuni vicini che da qualche tempo non vedevano la signora neanche affacciata alla finestra dell’abitazione.

21/02/2007





        
  



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