"Il farmer market? Tutto un bluff"
Fermo | Il segretario di Assocommercianti Ennio Viozzi critico verso il mercato coperto destinato alla vendita diretta dei produttori agricoli. "Non si risparmia davvero e si mettono in difficoltà i commercianti locali".
dal segretario di Assocommercianti di Fermo e circondario Ennio Viozzi riceviamo e pubblichiamo.
L'economia del Paese, quindi anche della nostra città e della nostra Provincia, va incontro ad un periodo di preoccupante recessione, che in primis coinvolge le piccole e medie imprese, comprese quelle del commercio, con conseguente contrazione dei consumi. Una trend già in atto, soprattutto per le piccole e piccolissime attività commerciali insistenti nei centri storici: attività da sempre necessarie per garantire un minimo di approvvigionamento (in particolare dei beni di prima necessità; alimentari, carne, frutta e verdura, ecc.) ai residenti, sempre più anziani ed impossibilitati a recarsi nei centri commerciali.
Le amministrazioni di molte città, e piccoli centri anche della nostra Provincia, nel tentativo di scongiurare la desertificazione dei centri storici dai servizi e dalle attività commerciali di sopravvivenza, hanno inteso invertire la rotta, contribuendo al mantenimento delle stesse attività, attraverso interventi di sostegno come la riduzione di alcune tariffe e imposte. Nella nostra città, invece, si continua a far progredire la grande distribuzione, dislocata nelle periferie, che indebolisce fino alla morte la rete distributiva tradizionale: un politica suicida che non guarda alle necessità reali, ad esempio a dove andranno a far spesa le famiglie anziane, una volta che il negozio sotto casa sarà costretto a chiudere.
A tutto ciò, ora si aggiunge l'apertura del Farmer Market che, secondo i sostenitori di questa rete di vendita, dovrebbe calmierare i prezzi a tutto vantaggio dei consumatori. Noi non siamo d'accordo per svariati motivi. Primo fra tutti perché in una città come la nostra, non sarà certamente l'apertura del Farmer Market, a calmierare i prezzi. Intanto diciamo che, invece, si dovrebbe sostenere l'accordo sottoscritto dalla Regione Marche in collaborazione con le Associazioni dei commercianti e dei consumatori; accordo che ha bloccato i prezzi fino ad agosto.
Affermiamo con convinzione che il "Farmer" non è la strada giusta: di positivo rileviamo la possibilità di far vendere i prodotti direttamente agli agricoltori: ma quali e quanti sono i prodotti che saranno immessi sul mercato? Pochissimi!. Poi se e vero che all'interno degli spazi messi a disposizione del Comune ci sarà alternanza di produttori, è sempre vero che ci si troverà di fronte a pochi prodotti dell'ortofrutta, perché nelle nostre campagne, quello si produce. Di negativo rileviamo, invece, una concorrenza sleale verso quei commercianti che già operano, con prezzi congrui, nei vicini locali del mercato coperto, e nel tradizionale mercato del sabato in Piazzale Tupini.
Poi, perché i costi dei locali, illuminazione e quant'altro, messi a disposizione dal Comune saranno nettamente inferiori (da qualche parte si ipotizza addirittura gratuiti) rispetto a quelli dei commercianti che pagano affitti di gran lunga superiori; poi perché i produttori hanno un fisco nettamente favorevole, rispetto a quello sostenuto dai commercianti ambulanti, o a posto fisso.
Infine abbiamo anche da obiettare sul tanto sbandierato risparmio per i consumatori. Ci domandiamo quanto risparmieranno, visto l'esiguo assortimento di prodotti e la quantità degli stessi che una famiglia andrà ad acquistare. Perché se acquistare al Farmer Market un chilo di insalata, uno di patate, due chili frutta e sei uova, ad una famiglia del Tirassegno, per non andare tanto lontano, comporterà un risparmio di poco meno di tre euro, la stessa famiglia ne spenderà almeno la metà, se non di più, in benzina o biglietto per la tratta urbana del servizio pubblico. Ci chiediamo, allora, il risparmio dov'è, per quella famiglia, visto che non potrà comprare, se non vorrà gettarla nella spazzatura, 20 chili di frutta e verdura?
Crediamo, insomma, si tratti di un bluff, di un volersi riempire la bocca di belle parole, senza risultato alcuno in una città come la nostra che presenta un centro storico oramai vissuto per la stragrande maggioranza da persone anziane. Per quanto sopra esposto chiediamo ai Consiglieri comunali tutti di riflettere bene sulla questione, sui contenuti di questa lettera aperta e, se nel caso l'approvazione sarà portata, come dovrà essere portata, all'approvazione del Consiglio Comunale, di votare contro l'apertura del Farmer Market. In ogni caso questa Associazione resta a disposizione per ogni ulteriore approfondimento della materia, pronta a discutere di iniziative veramente efficaci a sostegno del piccolo commercio ed a sostenere con forza eventuali accordi per il contenimento dei prezzi al consumo, soprattutto per i beni di prima necessità.
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22/02/2008
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