Sui costi della burocrazia ascolana Celani tira le orecchie al Sole 24 Ore
Ascoli Piceno | Il primo cittadino: "Apprendo da Il Sole 24 Ore, che il Comune di Ascoli occupa il 9° posto nella speciale classifica per i costi totali e i costi pro capite sostenuti per il funzionamento degli uffici comunali. Una classifica infondata,ecco il perchè..."
Il Sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani
Dal Sindaco di Ascoli Piero Celani riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
Apprendo da Il Sole 24 Ore di oggi, che il Comune di Ascoli Piceno occupa il 9° posto nella speciale classifica per i costi totali e i costi pro capite sostenuti per il funzionamento degli uffici comunali.
Per le spese destinate alla macchina burocratica ogni cittadino ascolano, secondo le stime del Sole 24 Ore, spenderebbe ben 361,5 euro, addirittura più di un cittadino di Milano, di Genova o perfino di Roma che occupa la 45^ posizione.
L'autorevole quotidiano economico scrive di aver rilevato queste cifre con l'aiuto della banca dati AidaPa ma, di certo, sono assolutamente infondate.
La fonte dei dati presi in considerazione risulta essere il Certificato al Conto Consuntivo 2007, pubblicato sul sito del Ministero degli Interni e sempre secondo quanto indicato nell'articolo di Gianni Trovati, è stata presa in considerazione la Funzione 1 del Bilancio, denominata "Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo", in particolare i seguenti servizi: Organi istituzionali (€ 2.731.282,00), Segreteria e gestione personale (€ 2.939.347,00), Ragioneria ed economato (€ 1.798.218,00), Ufficio Tributi (€ 1.186.152,00), Gestione beni demaniali (€ 2.634.172,00), Ufficio Tecnico (€ 742.216,00) ed Anagrafe (€ 723.780,00) per complessivi € 12.755.167,00.
Se dividiamo questa cifra per 51.629, quanti sono gli abitanti di Ascoli Piceno, otteniamo: € 247,05.
Pertanto la spesa procapite degli ascolani per il funzionamento della macchina burocratica è di ben 114,45 euro inferiore a quanto indicato nell'articolo in questione e tale da collocare la nostra città al 55° o 56° posto nella graduatoria. Ben lontani, quindi, da quel 9° posto assegnatoci nell'articolo.
Tra l'altro val la pena sottolineare come secondo i dati del Centro Studio Sintesi che ha analizzato il trend dell'equilibrio corrente: spese ed entrate nel periodo 2003 - 2007, il Comune di Ascoli Piceno è tra i più virtuosi per quanto riguarda la gestione corrente delle risorse.
Infatti, sulla base dei dati 2007, il saldo tra le entrate correnti e le spese correnti, permette al nostro Comune di disporre, per ogni cittadino, di 37 euro.
Un bell'esempio di efficienza e certamente in netto contrasto con quell'immagine di Comune sciupone ingiustamente attribuitaci. Ma sono certo che una più attenta rilettura dei dati ed una nuova divisione servirà a ricollocarci nella posizione in classifica che ci è propria: tra i Comuni virtuosi.
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23/02/2009
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