Giovanni Spina, da oggi, è a tutti gli effetti il candidato sindaco del centrodestra a Porto Sant'Elpidio. La notizia non è certo una novità. Se mai, lo è la sua prima uscita ufficiale, questa mattina al ristorante Il Gambero. Fino ad oggi, da comandante della locale caserma dei Carabinieri, non aveva potuto parlare da candidato. Dopo il trasferimento a responsabile economico del comando regionale dell'Arma ad Ancona, può finalmente presentarsi da aspirante primo cittadino.

"Guarderemo ad un elettorato giovane - promette Spina - Il primo punto sarà la sicurezza. Una città che vuole valorizzare il suo turismo non può avere una schiera di 'allegre donnine' che si prostituiscono dalle 6 di pomeriggio a tarda notte nella zona nord, non può avere nomadi che occupano aree pubbliche, non può essere considerata la Chinatown delle Marche. Seve rimettere un po' d'ordine. Videosorveglianza vera, non quella a spot pubblicitario delle amministrazioni di Petrini e Andrenacci, potenziamento dei pattugliamenti notturni, ordinanze più severe ed un nuovo comando dell'Arma nella zona nord della città sono alcuni dei punti da sostenere per migliorare". 

"E' ora di tornare ad ascoltare i cittadini sulle questioni più combattute, come Fim, ex Orfeo Serafini e Piazza Garibaldi. L'opinione della gente è stata dimenticata in questi anni, con la realizzazione di progetti fantasiosi. In questi giorni incontro tante persone. Vedo un ampio consenso, ma la gente è spaventata, 40 anni di sinistra hanno portato ad avere paura di esprimere liberamente la propria opinione".

Quanto alla campagna elettorale, che già da questi giorni si preannuncia decisamente cattiva e combattuta, il maresciallo promette toni sereni. "Non ci faremo coinvolgere nei veleni, se gli altri candidati vogliono questo tipo di campagna elettorale, noi lavoreremo tranquilli per parlare con la gente. I personalismi non ci interessano".

Quanto alla coalizione, Giovanni Spina crede ancora in un possibile allargamento. "Mi rivolgo all'Udc, spero nel loro buon senso. La porta è ancora aperta, siamo pronti a riaccoglierli senza alcun pregiudizio, sarebbero i benvenuti. Le liste? Per ora, insieme al Partito della libertà, avremo due civiche, Porto Sant'Elpidio insieme e Uniti per lo sviluppo. Una terza civica? Per il momento credo di no. Invito i partiti che mi sostengono a credere di più in Porto Sant'Elpidio, ce la possiamo fare".

Presenti anche i coordinatori provinciali di An e Forza Italia Franca Romagnoli e Piero Brugnoni. "L'egemonia dell'asse Petrini-Andrenacci è finita - tuona la leader di An - Quest'amministrazione ha fallito, come il Partito democratico, che qui a Porto Sant'Elpidio non esiste, lo compongono solo i vecchi Ds. Il centrosinistra è spaccato totalmente. Puntiamo a raggiungere il ballottaggio, come primo passo verso la vittoria".

"La sicurezza è anche garantire ai cittadini pari opportunità, fuori dalle solite lottizzazioni di tutti i ruoli dirigenziali che si vedono con la sinistra sia a livello locale che nazionale" nota il coordinatore provinciale azzurro Piero Brugnoni. Una parola anche dall'on. Remigio Ceroni, coordinatore regionale di Forza Italia. "I cittadini di Porto Sant'Elpidio devono avere a mente questa equazione: Andrenacci uguale Veltroni, Veltroni uguale Prodi. Un voto al centrodestra locale invece è un voto che va anche a Berlusconi. Anche per questo si sta pensando di presentare il simbolo con la scritta Berlusconi Presidente anche per le elezioni amministrative".