Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Giorno del Ricordo. Il messaggio di Forza Italia ai giovani: “Onoriamo i Martiri delle Foibe”

| TERAMO - Il Comitato “10 febbraio” organizza il convegno:“Al confine della memoria. Istria, Fiume e Dalmazia: una questione irrisolta”, al Museo archeologico “Francesco Savini”, a partire dalle ore 10:30.

di Nicola Facciolini

Foibe


Oggi 10 Febbraio, la Repubblica Italiana celebra la Giornata del Ricordo in memoria degli italiani vittime delle Foibe e dell’esodo dalle terre giuliano-dalmate, all’indomani del secondo conflitto mondiale. “Onoriamo i Martiri delle Foibe. Crediamo sia per noi di Forza Italia un dovere morale, ancor prima che politico, rendere testimonianza, attraverso la nostra piena partecipazione, della tragedia delle Foibe: eventi tragici che colpirono tra il 1943 ed il 1945 migliaia di nostri connazionali la cui unica colpa era di essere italiani”.

Gli azzurri aprutini ringraziano in una nota il Comitato “10 febbraio”, il Comune e la Provincia di Teramo. “Si sono così moltiplicate le adesioni di cittadini ed associazioni e, soprattutto, sono numerose le manifestazioni in occasione di questa importante ricorrenza: indossiamo tutti il Tricolore con orgoglio e speranza.

Bisogna ricordare ai giovani il passato per non dimenticare, per commemorare le vittime di tutte le dittature in nome dell’imperituro valore della Libertà della persona”. In occasione del prossimo 10 febbraio 2007, nel Giorno del Ricordo, Forza Italia invita i cittadini “a fermarsi almeno per un momento per meglio ragionare sul dolore e sulle sofferenze che hanno travolto gli Italiani delle Foibe: una triste vicenda che deve costituire un monito, visto che ancora oggi, nel mondo, purtroppo, tantissime persone subiscono le angherie della dittatura e dei soprusi, e sovente sono costrette ad abbandonare la propria terra, il proprio lavoro e i propri affetti, andando incontro a una vita fatta di stenti e di rischi, senza sapere perché”.

In memoria dei martiri delle Foibe, il Comitato “10 febbraio” di Teramo, con il patrocinio del Comune e della Provincia, ha organizzato il convegno dal titolo: “Al confine della memoria. Istria, Fiume e Dalmazia: una questione irrisolta”. La manifestazione si svolgerà a Teramo, sabato 10 Febbraio 2007, presso la Sala San Carlo del Museo Archeologico, in via Delfico, con inizio alle ore 10.30.

Saranno relatori il Prof. Luciano Monzali, docente presso l’Università degli Studi di Bari, e i rappresentanti regionali dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Prof.ssa Maria Luisa Aniceti, studiosa di queste tematiche e il Sig. Livio Gobbo, che porterà la sua testimonianza di esule. “Il convegno segue al percorso fotografico organizzato dal Comitato provinciale il 20 gennaio scorso – spiega la dott.ssa Valeria Misticoni, presidente del Comitato - ed è un’altra iniziativa volta a conservare la memoria delle tragiche vicende del confine orientale italiano e ad abbattere quel muro di silenzio che per anni ha nascosto una pagina importante di storia patria”. All’inizio della manifestazione verrà consegnato un Fiocco Tricolore che simboleggia la scelta degli istriani, giuliani e dalmati di rimanere italiani. “Indossarlo – sottolinea la Presidente - rappresenta il nostro modo di dimostrare come la bandiera d’Italia ci unisca a loro quale fondamentale comun denominatore.

La tragedia dell’esodo e delle foibe, infatti, riguarda tutto il popolo italiano ed è per questo che il Comitato 10 febbraio di Teramo invita la cittadinanza tutta ad intervenire al convegno e ad indossare il Fiocco Tricolore”. Secondo gli azzurri aprutini “le tragedie dell’uomo non hanno confini né colore politico. Sono indistinte e inqualificabili manifestazioni dell’odio e della barbarie, il cui ricordo non deve essere cancellato, ma al contrario deve sempre essere vivo affinché (questa è la nostra determinazione e speranza) tali nefandezze non abbiano a ripetersi”.

Nel Giorno del ricordo, istituito tre anni fa dal Parlamento su iniziativa del Governo Berlusconi, “rammentiamo commossi il dramma delle Foibe. Sessantadue anni or sono, mentre le forze armate alleate liberavano la nostra Patria dall’orrore nazista, ben altra “liberazione” vivevano i nostri connazionali nelle zone di confine con l’allora Jugoslavia. Decine di migliaia di loro, per il semplice fatto di essere Italiani, venivano torturati, massacrati e gettati – alcuni ancora vivi – nelle Foibe”.

Tanti altri Italiani, 350.000, dovettero fuggire dalle loro case dell’Istria e della Dalmazia per non subire la stessa sorte. “Una grave ferita, che opportunamente il Legislatore ha voluto che venisse commemorata il 10 febbraio, a conferma del fatto che le vittime dell’odio non hanno appartenenza politica. Come ha asserito recentemente il Capo dello Stato, la violenza, il razzismo e la sopraffazione sono nemici da combattere sempre, in ogni tempo. Il nostro augurio è che questo messaggio appaia limpido, forte e sincero nel “Giorno del Ricordo” e negli anni avvenire”.

09/02/2007





        
  



4+4=

Altri articoli di...

Teramo e provincia

17/06/2020
“Cin Cin”: a tavola con i vini naturali (segue)
14/01/2020
L’opera di Enrico Maria Marcelli edita dall’Arsenio Edizioni ha vinto il Premio Quasimodo (segue)
29/12/2019
A Martinsicuro “Natale con le tradizioni” (segue)
19/11/2019
Doppio appuntamento per “Sentimentál” di Roberto Michilli (segue)
13/11/2019
Roberto Michilli presenta il 16 novembre a Campli “Sentimentál” (segue)
24/10/2019
Parte sabato 26 ottobre a Giulianova la rassegna “La pintìca dei libri” (segue)
26/07/2019
Il 28 luglio la premiazione dei vincitori del Premio Letterario “Città di Martinsicuro” (segue)
22/07/2019
Il 25 luglio a Tortoreto Lido fiabe e racconti della Val Vibrata (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji