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Noemi a Londra

San Benedetto del Tronto | Noemi Made in London

di

Noemi

"Made in London"

Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, è un bell'esempio e una rara eccezione sul fronte dei talent show italiani che, con lo specchio per le allodole della TV, hanno purtroppo illuso troppi ragazzi in questi ultimi anni. La rossa romana Noemi è sempre stata sufficientemente umile ma determinata e, per arricchire il suo bagaglio di esperienze e per continuare ad imparare e mettere a frutto lezioni di ottima scuola, si è trasferita a Londra e questo disco, lanciato con l'uscita sanremese, è stato, come recita il titolo, tutto realizzato a Londra sotto la guida del pazzo e geniale Charlie Mallozzi, alias Rapino Bros.

L'impellenza festivaliera non è stata però di grande aiuto e la fretta non ha indotto a migliori consigli. Tutto il lavoro sarebbe sicuramente risultato più interessante con una migliore selezione di brani e magari anche un paio di cover che avrebbero messo in luce lo stile vocale della protagonista. Nonostante questi limiti Noemi dimostra comunque un buon livello di crescita anche come autrice di testi di canzoni (mette la sua firma all'80% di questo materiale e, tutto da sola al pianoforte ci regala l'ottima chiusura del disco con l'affascinante atmosfera di "Alba"). Interessanti eccezioni sono la bella canzone di Daniele Magro, "Tutto l'oro del mondo" e l'altrettanto suggestivo "Un fiore in una scatola" di Luca Chiaravalli che, col suo pizzicato di archi avrebbe certamente avuto risalto se fosse stata scelta in gara a Sanremo (ma anche l'indovinata "Per cosa vivere" di Paul O'Duffy sarebbe stata un'ottima occasione).E su quel palcoscenico è stata eliminata anche "Un uomo è un albero" cofirmata dal sempre bravo Diego Mancino e, a mio avviso, decisamente migliore di "Bagnati dal sole", apparentemente molto gradita dal pubblico.

Le qualità vocali di Noemi sono di tutto rispetto ed è per questo che sono convinto che la cantante avrebbe bisogno di grandi canzoni, cucite addosso a lei o vestite e adattate al suo stile (Fiorella Mannoia, sua amica, docet). La difficoltà generale sembra quella di districarsi nel gran mare degli impegni che la vedono un po' attrice, un po' regista, un po' giornalista, un po' doppiatrice, un po' disegnatrice, un po' sceneggiatrice, un po' ospite di qua e di là. E qualche volta nello shaker della vita di una cantante, il cocktail pieno di tutti questi ingredienti, potrebbe far rimpiangere un bel bicchiere di acqua fresca in una giornata afosa.

Voto 6,5/10

 

01/03/2014





        
  



5+1=

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