Lartista altidonese Luigi Pacetti Tosoni dona 675 opere al Comune di Altidona
Altidona | Incisioni, acqueforti, xilografie e dipinti a olio: presto il Comune avvierà la catalogazione delle opere
Una tecnica narrativa del proprio tempo. Questa la funzione dell’arte e segnatamente della pittura per Luigi Tosoni, meglio noto con il cognome Pacetti acquisito dalla madre. “Le tecniche pittoriche devono assolvere al compito d’illustrare l’epoca presente. Curiamoci meno, oggi, di sfondi paesaggistici e di nature morte, che abbiamo ricevuto da un prestigioso passato e che sono stati ritratti spesso con ineguagliabile stile”.
Ecco la ragione per la quale la produzione di Pacetti è tutta centrata sulla figura umana. Le sue opere raccontano senza soluzione di continuità il dolore, il costume e gli eventi che fanno la storia contemporanea dell’uomo. Ben 675 il pittore ne ha donate, ieri 9 marzo 2007, al Comune di Altidona. Incisioni, acqueforti, xilografie e dipinti a olio. Di questi ultimi 29 verranno esposti nei locali della sede municipale. Vi si nota una sintesi, probabilmente non cercata, della scuola di Picasso e di Modigliani. Allungati visi femminili e volti dalle astruse geometrie di un piccolo plotone di soldati. Persino un gruppo di donne straziate, sovrastate da un urlo che connota la tragedia del terremoto in Irpinia: quasi un tratto di pennello del Munk di recente trafugato.
Per tutte le opere di Pacetti l’Amministrazione comunale darà avvio in breve ad un’attività di catalogazione. “Ho donato questi lavori per il profondo affetto che mi lega al mio paese. I miei 84 anni sono stati spesi in alcuni luoghi dell’Italia, facendo mestieri diversi. Ma ovunque mi trovassi ho sempre tenuto a definirmi un altidonese”. Le opere di Pacetti, fa sapere il sindaco Talamonti, verranno esposte in una mostra permanente nella casa natìa. Le si potranno apprezzare tuttavia anche in mostre tematiche, che saranno allestite in collaborazione tra il Comune, l’associazione Belvedere e Nazzareno Luciani, curatore di “Stanze Aperte”: l’iniziativa che nel periodo estivo trasforma la cittadina in una sorta di galleria d’arte, organizzata nei locali messi a disposizione da alcuni cittadini altidonesi. “In questa fase della maturità – conclude l’artista – desidero la dimensione del piccolo centro urbano, ove i rapporti personali possono ancora essere solidali. Cerco il rapporto con i miei concittadini. Soprattutto vorrei conoscere i giovani, per comprendere meglio il tempo attuale”.
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12/03/2007
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