“E’ suonata la grande ora dell’amicizia svedese – fermana”. Sembrano quanto mai attuali le parole con cui Mario Santoro, illustre storico della medicina e fondatore dello Studio Firmano, descrive l’attività del medico fermano Romolo Spezioli alla corte della Regina Cristina di Svezia nel Seicento. “Una febbrile attività, scientifica e diplomatica”-continua Santoro- “si va dipanando in tutti i campi nella seconda metà del Seicento tra Roma, Stoccolma e molte altre corti europee.. oltre alla possente figura del cardinale fermano Decio Azzolino junior due personaggi anch’essi nostri operano in primo piano in quella corte come Cesare Macchiati e Romolo Spezioli…”.

Nel segno della continuità con quell’illustre passato, la città di Fermo può vantare ancora oggi molteplici legami culturali con la Svezia, che passano attraverso istituzioni cittadine, come la biblioteca civica, ma come lo stesso Studio Firmano, che, dello studio e della riscoperta di quell’illustre pagina di storia fermana, si è già fatto più volte e si fa portatore sul piano scientifico alla comunità nazionale ed internazionale.

Si ricorda come le celebrazioni del Cinquantenario di fondazione dello Studio Firmano del settembre 2005 si siano svolte sotto il patrocinio dell’Ambasciata d’ Italia a Stoccolma e dell’Istituto Italiano di Cultura “C.M. Lerici”, alla presenza di S.E. Giulio Cesare Vinci Gigliucci, allora Ambasciatore d’Italia a Stoccolma ed oggi autorevole Presidente dell’Antiqua Marca Firmana, con cui continua una positiva collaborazione culturale.

Un legame quello tra lo Studio Firmano e la nobile famiglia fermana Vinci Gigliucci che ha radici lontane e ben consolidate: GiamBattista Gigliucci e Clara Novello sono personaggi che hanno lasciato chiare e prestigiose testimonianze artistiche e culturali nella storia dello Studio Firmano.

Una breve riflessione infine sulla figura centrale attorno a cui ruota ancora il legame tra Fermo e Stoccolma: la Regina Cristina di Svezia. Personaggio indubbiamente affascinante, controcorrente per l’epoca, che con il suo atteggiamento androgino e libero ha dato adito a celebri equivoci: da quello legato alla sua identità sessuale, a quello della sua vera appartenenza religiosa, al di là delle pubbliche professioni di fede.

Un personaggio dai mille volti, mutevole ed inafferabile: la Minerva del Nord, la Pallas Togata, o Cristina Alessandra, come la Regina si faceva chiamare, alludendo al mito classico di Alessandro Magno, personaggio in cui si identificava per le gesta illuminate nella conduzione del trono.

Il 2008 sarà, come già pubblicamente accennato dall’Amministrazione l’anno del Seicento a Fermo, con una serie di iniziative convegnistiche ed espositive dedicate anche alla Regina Cristina di Svezia ed ai personaggi fermani che, come il cardinale Decio Azzolino junior e il medico Romolo Spezioli, furono protagonisti della sua corte. Lo Studio Firmano ha già in programma un ricco calendario di eventi scientifici e pubblicazioni in collaborazione con Istituzioni Accademiche e di Ricerca locali, nazionali ed internazionali.

Nella memoria del prof. Mario Santoro che tanto auspicava una rinnovata amicizia svedese-fermana nel nome dell’illustre passato fermano, l’augurio che come istituto di ricerca storica rivolgiamo principalmente a tutte le istituzioni culturali, attive sul territorio che vedremo impegnate in queste celebrazioni secentesche, è di contribuire in maniera coesa e scientificamente rilevante, avvalendosi del prezioso supporto di studiosi italiani e stranieri, a delineare ulteriormente, attraverso contributi nuovi e davvero originali, i veri rapporti intessuti dalla Regina con la nostra città ed il territorio fermano.