Inizia oggi la sua collaborazione con ilQuotidiano.it Alice Galasso, una giovane studentessa con la passione per la scrittura. Accogliamo con interesse questa sua prima "apparizione" nella speranza di esserle d'aiuto per la realizzazione del suo progetto.
il Direttore
Mimmo Minuto 

Il torrione che si affaccia sull'autostrada ricorda il passato splendore dei tempi del nobile Martin de Segura. Il fiume Tronto scorre pacato, trascinando con se nel mare anni di storia e antichi reperti del popolo dei Piceni. Una battana logorata dagli anni giace rovinosamente sulla sabbia: ormai non serve che da riparo ad un gabbiano stanco di volare.

Il vecchio cittadino seduto su una panchina in Piazza Cavour commemora il suo retaggio peschereccio e con orgoglio decanta la qualità dei villaggi turistici, dei numerosi bar e dei tanti - forse troppi - centri scommesse; la prima pagina del quotidiano locale è macchiata,intanto, di articoli di cronaca nera: "Furti in appartamenti, arrestati due uomini, altri 3 in fuga" oppure "Due chili di coca in auto, arrestato". Questa si chiama "coscienza civica"!

I giovani sono al contempo consapevoli della realtà in cui vivono e rassegnati sul fatto che la situazione non può cambiare: il solito ragazzino delle scuole medie continuerà a minacciare i propri compagni con un coltellino per una parola di troppo, il contrabbandiere continuerà a smerciare abiti firmati, una ragazza non potrà camminare da sola nemmeno per le strade del centro alle 7 di sera. E' chiaro che l'insicurezza sociale è una grave piaga che affligge il nostro paese e la Legge non può o non vuole cercare di rimediare.

Probabilmente ignora tutto questo. Mentre Abdul, l'innocuo Algerino fuggito clandestinamente dal proprio Paese a causa della povertà e dei conflitti religiosi, in cerca di qualcosa per sperare in un futuro migliore, viene sorpreso a vendere ombrelli sul lungomare e condannato a qualche mese.

E' anche vero che il passaggio da piccolo agglomerato di 3000 abitanti a cittadina di circa 17 mila è avvenuto grazie al recente fenomeno di immigrazione massiccia di gente dall'Est Europa, dall'Africa settentrionale e dalla Cina, ma purtroppo pochi di loro riescono davvero ad integrarsi a causa dell'insensibilità delle istituzioni. Invece di approfittare del fenomeno per arricchirci culturalmente o economicamente, quindi, lasciamo che si "integrino male", ovvero che vengano sfruttati a favore del lavoro in nero, della prostituzione, del mercato della droga.

Purtroppo certi "tabù" non saranno citati nella celebrazione dei cinquant'anni. Sarebbe giusto tuttavia cogliere l'occasione per restare un attimo in silenzio: forse sentiremo riecheggiare il grido di un paese dalle potenzialità inespresse che dice "Svegliamoci!".