“Il progetto per la scuola materna di Castellano è pronto. Ora è all’ufficio provinciale e appena torneranno le autorizzazioni necessarie accenderemo il mutuo e partiranno i lavori”.

 

Il sindaco, Giovanni Martinelli, ha avuto modo di tornare a dettare la tempistica per l’avvio dei lavori relativi alla scuola materna di Castellano comunicando a che punto si trovano le relative pratiche. Contestualmente è voluto tornare sulla questione della scuola materna del centro ribadendo quelle che ritiene siano le responsabilità della precedente amministrazione – “…prima hanno affidato un progetto per l’ampliamento pagato ad un tecnico, poi il progetto non è più stato fattibile e hanno affidato un altro  progetto ad un altro tecnico per mettere a norma la scuola. Progetto da pagare ma per un intervento alla luce del quale la scuola attuale non sarebbe comunque adeguata alle esigenze” – comunicando che “…questa giunta sta cercando un’area dove si possa costruire una scuola più ampia”.

 

Una comunicazione importante, questa, che lascia trasparire la volontà di mettere mano ex novo ad una scuola da ricostruire altrove rispetto all’attuale allocazione.

 

Attorno alle vicende che riguardano l’edilizia scolastica, in particolare in merito alle due materne sgombre da tempo e i cui alunni sono ospitati presso la scuola Bacci in centro – con il beneplacito della direttrice didattica “…purché sia solo per un anno scolastico e non di più” aveva precisato – le aspettative sono piuttosto alte, così come particolarmente attenti sono i consiglieri di minoranza che si sono sentiti chiamati in causa anche nella veste di ex amministratori.

 

“Dopo sei mesi di silenzio assoluto, rotto soltanto a causa della nostra interrogazione, e dopo il solito annuncio fasullo di finanziare l’opera con il prossimo bilancio (cosa si finanzia se ancora non si hanno le idee chiare: c’è l’incarico per la realizzazione dell’annunciato nuovo progetto di adeguamento ed ampliamento oppure addirittura si intende cambiare il sito della scuola?) finalmente il sindaco fa trasparire la verità sulla scuola materna del centro – replicano i gruppi consiliari del centro sinistra -

La verità è che questa amministrazione, dapprima con il silenzio poi, dopo la nostra interrogazione, con varie scuse, quali improbabili proroghe antincendio prima e la necessità di ampliamento o addirittura la ricerca di un nuovo sito della scuola poi, cerca continuamente di rinviare la questione, non ritenendola prioritaria: questa è la verità che abbiamo cercato ed ottenuto di far emergere affinché i cittadini sappiano e giudichino liberamente.

Ed è sempre per chiarezza verso i cittadini che dobbiamo rispondere alle accuse del sindaco in merito ai progetti commissionati dalla vecchia amministrazione. Il progetto per l’ampliamento, risalente a cinque anni fa, fu bloccato poiché parte dell’utenza che proveniva dalla vallata del Tenna fu assorbita dall’istituzione della nuova scuola materna di Piane Tenna e, contemporaneamente, le previsioni di crescita per l’utenza del solo centro risultavano in diminuzione.

Diverso, invece, il discorso riguardante l’adeguamento statico della struttura esistente che fu imposto dalla nuova legge, emanata solo due anni fa – dopo i fatti di San Giuliano di Puglia – dal Governo Berlusconi che, peraltro, non stanziò nessun finanziamento a favore dell’edilizia scolastica: l’attuale progetto di adeguamento statico, quindi, fu proprio realizzato in ottemperanza a quella legge e, proprio in previsione delle nuove e future esigenze lo stesso progetto prevedeva anche una nuova distribuzione interna con aule più grandi poiché si sarebbero recuperati gli spazi già adibiti a cucina e non più necessari dopo la realizzazione della nuova cucina centralizzata nella scuola Bacci.

Crediamo, quindi, che sia troppo semplice affermare, con qualunquismo, che si sprechino i soldi dei contribuenti quando, proprio il sindaco Martinelli, sembra non avere le idee chiare: si vuole andare ad un terzo progetto di adeguamento oppure si cerca un nuovo sito per la scuola? In quest’ultimo caso, allora, il sindaco dovrà rispondere ad una ulteriore domanda: che fine farà la scuola attuale”.