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Con Joe Zawinul la "storia" arriva al Bitches Brew

San Benedetto del Tronto | Protagonista di una serata memorabile è stato ieri sera, 26 marzo, al Bitches Brew Jazz Club, Joe Zawinul, uno dei protagonisti della storia della musica mondiale ai massimi livelli.

di Andrea Castelli

Dopo sei anni è finalmente tornato a solcare il palco del Bitches Brew  Joe Zawinul con il suo progetto “The Zawinul Sindicate”.

Molte cose sono successe in questi lunghi anni: il palco sei anni fa era quello del Calabresi, il Jazz Club muoveva i suoi primi passi e indubbiamente con Zawinul arrivava il primo vero concerto importante, motivo di orgoglio per i membri del club e del compianto presidente Francesco Rauchi, come ha tenuto a ricordare l’attuale presidente Sandro Balducci; ma dopo sei anni e una radiosa attività del club, ieri sera una cosa era la stessa di allora: l’emozione tangibile e l’orgoglio, da parte e degli organizzatori e dei membri del club, di poter avere l’opportunità di assistere ad uno show live di una persona che ha vissuto e sicuramente ha “fatto”in prima persona la storia della musica.

Vengono i brividi a pensare cosa quei piccoli occhi neri del tastierista ex Weather Report abbiano visto e vissuto: collaborazioni con i più grandi della musica di tutti i tempi, di cui lui è meritatamente parte, 73 anni vissuti intensamente con la musica nel sangue, nota su nota per costruire una storia.

Tutto ciò oltre ad un piccolo vanto, che lui stesso ha ricordato al numerosissimo pubblico (veramente delle “Grandi “ occasioni: dopo poco dall’apertura erano rimasti solo posti in piedi): infatti tra i musicisti che nel 1969 hanno registrato in studio il capolavoro “Bitches Brew”, di Miles Davis, da cui il club prende il nome, c’era proprio lui, Joe Zawinul.

Dunque emozionante.

Sicuramente l’unico aggettivo che riesce ad esprimere a pieno la serata di ieri.

Emozionante era avere davanti un’uomo di quel calibro, “un personaggio dalla statura immensa, un uomo che ha attraversato come una meteora la costellazione del jazz e vi ha lasciato un segno incancellabile”, come scritto sul magazine del Bitches Brew.

Emozionante era pensare che incrociare il suo sguardo significa un po' guardare negli occhi la storia del jazz.

Ed emozionante è stato lo spettacolo che ha offerto, assieme ai musicisti del progetto “The Zawinul Syndicate”.

Progetto che ha visto nel corso degli anni alternarsi al fianco del “maestro” alcuni tra i musicisti di maggior rilievo internazionale nel campo musicale a 360 gradi.

Ma ieri sul palco ad accompagnarlo nei brani che attingono contaminazioni dalla musica del “mondo”, in maniera particolare sudamericana e africana, c’erano quattro giovani e bravissimi musicisti e una cantante eccezionale: esattamente il fantastico Jorge Bezerra alle percussioni, Amit Chatterjee alla chitarra e voce, Linley Marthe al basso e voce, Nathaniel Townsley alla batteria ed infine proveniente dal Congo, la bellissima ed eccezionale Sabine Kabongo, strepitosa cantante .

Gruppo eccezionale che è riuscito ad impressionare e ad emozionare, con il loro sound trascinante e semplicemente perfetto, mai in errore, neanche il più piccolo e sopratutto con un’energia invidiabile, che capita raramente di avere la fortuna di poter ascoltare dal vivo.

In sintesi quella a cui alcuni fortunati hanno assistito ieri è stata una serata memorabile, serata che ha dimostrato come Joe Zawinul, protagonista indiscusso della storia della musica, a 73 anni abbia ancora una gran voglia di suonare e fare musica, mosso da un’energia invidiabile, che gli conferma sicuramente un posto nell’olimpo mondiale musicale.

Ora dopo una settimana di pausa, domenica prossima, 3 aprile, sarà la volta di Hiram Bullock, chitarrista di indiscusso spessore, che arriverà al Bitches Brew accompagnato dall sua Band.

Concerto da non perdere che conferma la grande stagione a cui stiamo assistendo e che ci stà regalando il nostro club.

27/03/2005





        
  



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