“Sulla politica sanitaria, che fa registrare un deficit di 1.800 miliardi di vecchie lire, e in particolare sull’Asur che con un’assurda e disfunzionale centralizzazione selvaggia penalizza i territori, specie quello della provincia di Fermo, la nostra valutazione è marcatamente negativa”.

 

E’ il giudizio di merito sull’operato della giunta regionale uscente di centrosinistra, che nel corso di una recente riunione è stato espresso dal Sunas (sindacato unitario nazionale degli assistenti sociali) del Fermano, cui aderiscono professionisti sociali che lavorano nella sanità e negli enti locali della 5a provincia.

 

 “Da un’attenta analisi del settore - è stato evidenziato nel corso del meeting - emerge con chiarezza che la giunta D’Ambrosio ha operato sistematicamente con una visione Anconacentrica, senza tenere conto delle esigenze della popolazione di questo territorio,che è stato depauperato di servizi, posti-letto e personale. Tra poco più di un anno, secondo il piano sanitario vigente, le tredici “zone” perderanno anche quel minimo di autonomia che hanno attualmente (peraltro scompariranno le Rsu aziendali), divenendo i relativi direttori, in via definitiva, meri esecutori delle volontà e delle scelte della direzione generale unica (l’Asur appunto), cui farà capo la gestione di oltre 4mila miliardi di lire, l’85% del bilancio della Regione.

Al contrario il Sunas condivide il progetto della soppressione dell’Asur e della creazione delle cinque aziende sanitarie provinciali, con piena autonomia giuridica,che è previsto nel programma del centrodestra: solo con l’azienda della provincia di Fermo si potrà rimediare ai notevoli guasti provocati fino ad oggi!”.