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Gran successo delle Primarie PdL del programma di Governo Berlusconi, a Teramo e provincia.

Teramo | Gazebo del PdL invasi da migliaia di cittadini: hanno ricevuto e compilato le schede per indicare le priorità del programma nei primi cento giorni del futuro governo Berlusconi.

Presidente Silvio Berlusconi, atteso a Teramo da 14 anni.

"Scegliamo di servire l'Italia" - annuncia una nota del PdL di Teramo, confermando il "gran successo delle Primarie del Programma di Governo Berlusconi. Grande folla ai gazebo del Popolo della libertà allestiti a Teramo e provincia nei giorni 1 e 2 marzo 2008. Migliaia di cittadini hanno ricevuto e compilato le schede per indicare le priorità del programma nei primi cento giorni del futuro governo Berlusconi.

Ma bisogna ancora vincere le elezioni politiche di domenica 13 e lunedì 14 aprile 2008. Maggiore riscontro di importanza hanno avuto i seguenti punti: abolizione ICI prima casa: quoziente familiare, chi ha più figli deve pagare meno tasse; più lavoro e impresa; rafforzamento del contrasto all'immigrazione clandestina; più sicurezza. Molti cittadini hanno dato dei suggerimenti per la stesura del programma elettorale.

E' emersa una grande mancanza di sicurezza nelle città, dunque il bisogno di maggiori controlli e soprattutto l'esigenza di vedere in Italia solo extracomunitari con regolare contratto di lavoro. Soddisfatti del week-end pre-elettorale Paolo Tancredi, Attilio Altitonante e Giandonato Morra, esponenti locali del PdL che, insieme ai Circoli della libertà, evidenziano come l'intensa partecipazione di cittadini ai gazebo rappresenti un'espressione tangibile della voglia di cambiamento, sia a livello nazionale sia regionale sia provinciale, che anima gran parte della popolazione.

Dopo la vittoria elettorale, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini imposteranno la loro azione di governo dando la precedenza alle indicazioni degli elettori emerse con le Primarie di sabato e domenica: i cittadini hanno "votato" le priorità del programma nei 10 mila gazebo sparsi in 8mila città italiane. Si lavorerà sulle indicazioni del Popolo della libertà: quando saremo al governo daremo la precedenza a ciò che voi avete ritenuto avesse la precedenza.

E tra le priorità che il Popolo della libertà ha indicato, attraverso la compilazione delle schede, c'è il tema della sicurezza nelle nostre città. Abbiamo consegnato alle pubbliche galere migliaia di delinquenti. Purtroppo l'indulto ce li ha fatti trovare ancora in giro a commettere delitti anche gravi nei confronti dei cittadini. Nel nostro programma c'è la certezza che la pena nei confronti di chi è pericoloso per la società venga tutta scontata e non si consentano scarcerazioni facili a chi è protagonista di reati pericolosi contro i cittadini.

La percezione di sicurezza nelle città italiane è in caduta verticale. Per questo confermiamo l'impegno a mettere i poliziotti e i carabinieri di quartiere in tutte le città italiane superiori ai 15 mila abitanti. Berlusconi e Fini, in ogni loro manifestazione pubblica, hanno un consenso sempre crescente, al di là dei loro elettori tradizionali, a dimostrazione di quanto la loro leadership sia l'unica speranza di un governo efficiente.

Quello che gli italiani non vogliono, e lo hanno dimostrato più volte, sono i rimasugli di un malgoverno che ha gettato l'Italia nell'insicurezza e nella paura del futuro, che vengono sfacciatamente riproposti tra le file del Partito democratico e nei "cespugli" di ogni dove. Ma ora occorre vincere le elezioni per rilanciare lo sviluppo del Paese.

Come? Attraverso iniziative che si snodano su priorità quali:
• un nuovo fisco per le imprese attraverso la graduale e progressiva abolizione dell'Irap sul costo del lavoro e sulle perdite; la detassazione degli straordinari; il versamento dell'Iva solo a d incasso della fattura già avvenuto, oltre ai rimborsi Iva in tempi commerciali (tra i 60 e i 90 giorni), che consentiranno alle imprese di aver più liquidità in cassa; la graduale e progressiva detassazione della tredicesima o di una mensilità; premi ed incentivi legati agli aumenti di produttività.
• Le infrastrutture, che avranno come priorità il rifinanziamento della legge obiettivo e il rilancio di alcune grandi opere come il Ponte sullo Stretto, la Pedemontana lombardo-veneta, l'alta velocità ferroviaria, che consentirà di portare il 70 per cento delle merci trasportate oggi su strada su treni ad alta velocità; e ancora, il rilancio del trasporto aereo con la valorizzazione degli hub di Malpensa e Fiumicino. Grandi opere anche in Abruzzo.
• Le fonti di energia: tra i vari obiettivi ci si propone la realizzazione dei rigassificatori già autorizzati e la diversificazione del funzionamento degli impianti elettrici ad olio combustibile attraverso il ricorso al carbone pulito; la partecipazione dell'Italia ai progetti europei di ultima generazione sul nucleare al quale, come ha dichiarato Berlusconi, non c'è alternativa.
• E ancora: lavoro, più impresa, più dignità agli artigiani, alle piccole e piccolissime imprese, nuovi studi di settore "dal volto umano", più liberalizzazioni, sostegno al made in Italy e riorganizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione, dalla quale, oltre ai risparmi garantiti dalla riduzione degli sprechi, si potrebbe risparmiare 20 miliardi di euro.

Un'altra missione che si propone il PdL è quella relativa alla famiglia, intesa come comunità naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna. Essa prevede, tra le iniziative più significative, una graduale diminuizione, in 5 anni di legislatura, della pressione fiscale sotto il 40%, un piano di edilizia popolare per i giovani e per il 13% delle famiglie non proprietarie di case; l'abolizione dell'Ici sulla prima casa; l'abolizione delle tasse di successione e sulle donazioni.

E ancora, riduzione dei mutui, reintroduzione del bonus bebè, riduzione dell'Iva sui prodotti per l'infanzia, interventi per la scuola, aumento delle pensioni più basse, stabilizzazione del 5 per mille; per i giovani, poi, si prevede un periodo di «no tax» per le nuove iniziative imprenditoriali e garanzie pubbliche per il «prestito d'onore». Un'altro punto importante è quello legato alla sicurezza e alla giustizia: per realizzare questo obiettivo si programma, tra le misure più significative, la conferma della Bossi-Fini, che la sinistra stava soppiantando; l'apertura di nuovi Cpt; un aumento delle risorse alle forze dell'ordine, garantendo anche una loro maggiore presenza sul territorio; la lotta al terrorismo interno e internazionale.

Per quanto riguarda la giustizia ci si propone la riforma dei codici; la certezza della pena; la costruzione di nuove carceri; l' inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne; il rafforzamento della distinzione delle funzioni all'interno della magistratura; la limitazione dell'uso delle intercettazioni ai reati più gravi; il divieto della diffusione e della pubblicazione delle intercettazioni; la riforma della responsabilità penale, civile e disciplinare dei magistrati; e, sulla scorta della buona strada intrapresa dal precedente governo Berlusconi, il completamento della riforma del Codice di Procedura Civile e la riforma del reato di diffamazione a mezzo stampa nel Codice Penale.

Altro caposaldo del programma del PdL è quello legato ai servizi che lo Stato deve garantire ai cittadini. Si va dal miglioramento dei servizi sanitari (per il quale si prevede l'eliminazione delle liste d'attesa; l'attuazione della legge contro le droghe; il rinnovo tecnologico delle strutture ospedaliere; una maggiore trasparenza nella scelta dei manager) al capitolo Scuola, ricerca e Università, per il rilancio della formazione, del principio del merito tra gli insegnanti e della ricerca; e ancora: dall'ambiente, per il quale è prevista l'introduzione di un 5 per mille, al capitolo Sud, che prevede tra i vari punti programmatici, un piano decennale per le infrastrutture; «leggi obiettivo» speciali su infrastrutture, salvaguardia dell'ambiente (Abruzzo docet), turismo, beni culturali, settore agroalimentare e risorse idriche; la realizzazione della Banca del Sud; un piano sicurezza e il contrasto alla criminalità organizza.

Per quanto riguarda il capitolo lavoro il PdL si impegnerà per l '«Attuazione della legge Biagi per incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro» e favorire l'inclusione di giovani, donne e anziani. Si lavorerà, inoltre, anche per l'accrescimento delle tutele e dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro e per riformare il sistema degli ammortizzatori sociali. La riduzione del cuneo fiscale, inoltre, costituirà un volano volto a favorire le assunzioni a tempo indeterminato".

03/03/2008





        
  



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