Dalla segreteria dell'Unione Comunale del Partito Democratico riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Siamo favorevoli alle imprese che vogliano investire nel nostro territorio, anzi lo auspichiamo. Rivendichiamo, però, parità di trattamento. Appunto per questo chiediamo: perché un imprenditore qualunque, per realizzare un insediamento produttivo, deve comprarsi un costoso lotto in un’area industriale e aspettare forse mesi, mentre qualcun altro – come, ad esempio, Nero Giardini – può fare un affare comprando terra agricola con la sicurezza di vedersela tramutare in edificabile alla prima occasione?

Ebbene, che il sindaco Di Ruscio e l’imprenditore Enrico Bracalente (alias Nero Giardini) fossero in ottimi rapporti si era capito da tempo. Ricordiamo, infatti, l’imprenditore presenziare al lancio della candidatura del sindaco alle Provinciali e il sostegno dato in ogni occasione per sostenere il ‘suo’ sindaco. Ricordiamo i due, insieme a Marcello dell’Utri, condannato in I° grado per concorso esterno in associazione mafiosa, fare i relatori e gli anfitrioni ad un convegno sui diari (falsi) di Mussolini. Insomma, i due sono grandi amici.

Non ci meraviglia, quindi, che tra le poche questioni che il Consiglio Comunale nell’ultima seduta sia riuscito a discutere (prima che il sindaco ed i consiglieri di maggioranza scappassero per non rispondere alle legittime domande dell’opposizione) ci sia stata l’approvazione di una variante (con Sportello unico) che consente a ‘Mister Nero Giardini’ di realizzare un enorme capannone industriale su di un’area agricola. Tutto il resto poteva attendere, ma, evidentemente, l’amico del sindaco no, non poteva.

Non vogliamo fare i maliziosi e dire che questo c’entri qualcosa col sostegno che Enrico Bracalente sta dando alla campagna elettorale di Di Ruscio, ma come diceva ‘il Divo’: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.