Samb in autogestione non riesce , per un pelo, a stupirci con una vittoria. A cinque minuti dal temine il Pavia pareggia con il centravanti Veronese in sospetta posizione di fuorigioco. Un’autogestione da studenti liceali che palesa come la mancanza di una guida evidenzi i suoi effetti negativi con la fragilità dell’ assetto tattico e una condizione atletica precaria.

Gli atleti che sono scesi in campo ce l’hanno messa tutta. Sotto il profilo caratteriale e dell’impegno si è vista una buona Samb , soprattutto nel primo tempo. In questa magica frazione di gioco ha segnato un gol con Scandurra, abile ad inzuccare un pallone pennellato dal fondo da Santoni, e si è vista negare un rigore per un evidente fallo di mano di Fasano.

Ma, nonostante che in questa prima parte dell’incontro i rossoblu abbiano avuto la supremazia territoriale, non sono riusciti a sfruttarla a pieno. Le fasce laterali sono state poco, anzi per niente sfruttate e la staticità di Scandurra e Chiurato ,che non sfruttavano gli spazi concessi dalla difesa a tre del Pavia, facilitavano anche troppo la difesa avversaria. Forse con una guida esperta in panchina le cose sarebbero andate meglio.

Poi nel secondo tempo una imperfetta preparazione atletica fatta nel corso di una settimana tormentata ( il fai da te, non sempre è proficuo) hanno permesso al Pavia di venire fuori dal guscio e di condurre il gioco. Poi la sfortuna ci ha messo del suo sotto forma di infortuni. Fuori anzitempo Yantorno, Santoni, che aveva preso il posto di Yantorno, e Berardi.

Nonostante tutto la diga rossoblu era riuscita a tenere e a non rischiare quasi nulla. Ma la generosità contro la sfiga spesso non basta e allora ecco che Veronese, sul filo del fuorigioco ( alla moviola l’ardua sentenza), riceve la palla del destino beffardo e solo davanti a Concetti non ha difficoltà ad insaccare e a pareggiare ad infrangere il sogno ad un passo dal traguardo.

E domenica si va a Lumezzane, borgo nebbioso e sperduto della bassa padana. E’ sotto di noi di tre punti e sarà uno dei tanti spareggi salvezza. La situazione è veramente delicata, per non dire drammatica. E’ chiaramente improponibile una situazione di autogestione protratta per lungo tempo. I problemi devono essere risolti in breve tempo ma le parole di Soldini di due domeniche fa mi fanno tramare i polsi:” Senza di me la Samb fallisce”.

E gli avvoltoi cominciano di nuovo a volteggiare sopra questa Samb sfinita e esanime. Si parla già di cordate e di eventuali acquirenti. Preferisco una tregua… armata tra Soldini e i tifosi. Conviene a tutte e due.