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Massimo Rossi: 8 marzo tutto l’anno

Ancona | L’8 marzo si avvicina. Il Candidato Presidente della sinistra coglie l’opportunità della festa delle donne per proporre una riflessione sulla condizione femminile oggi messa ancora di più a dura prova dalla grave crisi economica.

di Redazione

Massimo Rossi

Può un giorno far dimenticare gli altri 364? Questo in estrema sintesi l'interrogativo che tutti gli anni pone la giornata dedicata alle donne. Ma, al di là del dibattito sul senso e il valore della giornata, l'otto marzo offre l'opportunità per riflettere sulla condizione dell'altra metà del cielo e soprattutto sui rapporti tra politica e potere .

Anche Massimo Rossi, Candidato come Presidente alle prossime elezioni regionali, coglie l'occasione per proporre alcune sue considerazioni. "Le lotte di questi anni delle donne hanno indubbiamente portato ad un processo che ha permesso loro arrivare a ricoprire ruoli impensabili fino a 50 anni fa. Nelle stesse amministrazioni regionali e locali, anche nella nostra regione, nonché in Parlamento, le donne oggi sono una risorsa essenziale per la nostra democrazia. Anche nell'ambito familiare la massiccia presenza dell'universo femminile nel mondo del lavoro, ha in qualche modo costretto noi uomini a svolgere alcune mansioni sconosciute ai nostri padri".

Ma pur in presenza di un processo per certi aspetti positivo, Massimo Rossi denuncia come a pagare le politiche sociali neoliberiste e l'attuale gravissima crisi economica, siano proprio le donne. "I tagli al welfare, il crescente precariato, una legislazione del lavoro tesa sempre più a ridurre i diritti sociali, vede le donne tra i soggetti che più di altri pagano le conseguenze di tali sciagurate scelte".

Per Rossi "la politica deve sicuramente essere pronta ad affrontare questioni di politiche sociali discriminanti ed escludenti e questi aspetti sono sempre stati e saranno al centro del mio impegno politico. Ma sono anche consapevole che non ci sarà effettiva parità, al di la delle quote e delle riserve, finché non cambieranno le logiche di potere".

"Sia come uomini che come politici - questo l'appello di Rossi - occorre rimettersi ogni giorno in discussione e sperimentare sul campo forme nuove di cittadinanza capaci di valorizzare le differenze. E' quello che stiamo facendo con il cantiere di altra politica, che vuole rinnovare anche le relazioni tra uomini e donne creando concretamente le condizioni per prendere le decisioni democratiche". "L'8 marzo per noi è dentro un percorso culturale e politico e per avere senso ha bisogno degli altri 364 giorni dell'anno".

 

07/03/2010





        
  



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