Inaugurati parco e piazza
Fermo | Taglio del nastro per due nuove opere in zona Lido Tre Archi
Fermo è oggi città più dinamica, più attenta a soddisfare i bisogni dei vari quartieri che per troppo tempo sono stati lasciati abbandonati e sviluppatisi in modo disordinato e senza servizi. L’obiettivo di valorizzazione e di riqualificazione dei quartieri che questa Amministrazione Comunale si era posta all’inizio del suo mandato, è stato pienamente raggiunto.
Soprattutto a Lido Tre Archi, quartiere su cui si sono concentrate le azioni di tutti gli Assessorati che, in modo sinergico e congiunto, hanno permesso di realizzare ciò che non molti anni fa sembrava impossibile, vale a dire un quartiere vivibile, curato e aperto. Grazie alla realizzazione di strade di collegamento e piste ciclabili, come quella tra Lido Tre Archi, san Tommaso e Casabianca, e gli imminenti lavori per la realizzazione di un ponte carrabile e ciclabile che collegherà Lido Tre Archi a Porto Sant’Elpidio, il quartiere si sta sempre più integrando con il territorio adiacente, sia dal punto di vista urbanistico sia sotto il profilo sociale.
Quest’ultimo, fondamentale per il miglioramento della qualità della vita dei residenti e per l’incremento delle capacità turistiche ed economiche delle strutture attive nella zona, è stato ed è il fine ultimo di questa Amministrazione, che si sta impegnando dotando, ad esempio, il quartiere di un luogo di aggregazione e di socializzazione come il parco e la piazza inagurati questa mattina. Alla cerimonia, oltre al Sindaco Saturnino Di Ruscio, l’Assessore all’Ambiente Rastelli e ai Lavori Pubblici Scendoni, hanno preso parte anche i ragazzi della scuola media di Capodarco che procederanno con la piantumazione di nuove specie arboree a testimonianza della nuova immagine che il quartiere sta assumendo. La zona Ex R6, in cui sono state realizzate le due opere, era destinata alla costruzione di nuove palazzine da adibire ad abitazioni, ma, l’Amministrazione ha deciso di vincere la lotta contro il degrado, l’abbandono e l’emarginazione non con la “cementificazione” ma con le armi della presenza fisica e dell’ascolto da parte della stessa, della cura dell’arredo urbano e della realizzazione di aree di aggregazione e socializzazione a disposizione di tutti i residenti.
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01/04/2006
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