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Le metrorragie: più di 100 ginecologi ad Ascoli Piceno

Ascoli Piceno | Una donna su venti si reca dal proprio medico riferendo un flusso mestruale eccessivo. In Italia decine di donne sono sottoposte ad interventi chirurgici di asportazione dell’utero. Molti di questi interventi potrebbero essere sostituite da terapia medica

di Federico Biondi


Venerdì 1 marzo e sabato 1 aprile l’Aied si è riunita ad Ascoli Piceno presso l’Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno con più di 100 ginecologi delle Marche e della regioni vicine, per un corso di approfondimento su un tema di grande rilevanza medica e sociale: le metrorragie.
 
Ogni anno una donna su venti si reca dal proprio medico riferendo un flusso mestruale eccessivo, sintomo che rappresenta la motivazione del 12% delle consulenze specialistiche ginecologiche. In Italia tre donne su mille vengono sottoposte ad interventi chirurgici di asportazione dell’utero. La fibromatosi uterina e le perdite ematiche atipiche sono le indicazioni più frequenti per praticare l’isterectomia (l’asportazione chirurgica dell’utero).
 
Non tutte le isterectomie sono indispensabili e molte potrebbero essere sostituite da terapia medica o chirurgica endocavitaria (endometriale), quando non necessaria la terapia chirurgica dovrebbe essere sempre evitata.
 
“Troppi interventi di esportazione dell’utero – specifica la dottoressa Laura Olimpi – nonostante siano a disposizione tecniche scientifiche, diagnosi e terapia, appropriate e meno invasive, nel mondo e soprattutto in Italia c’è un eccesso di operazioni chirurgiche per l’esportazione parziale o totale dell’utero”. 
 
Il corso ha focalizzato le metodiche diagnostiche e le tecniche chirurgiche attualmente disponibili soprattutto per evitare degli inutili interventi, che nonostante i progressi in campo medico sono ancora praticati in numero eccessivo. Sono stati trattati oltre agli aspetti strettamente medici, anche quelli psicologici e sociali.
 
Le soluzioni a tale problematica ci sono, infatti un stand della Shering (azienda farmaceutica) mostrava come un dispositivo intrauterino, da loro inventato e brevettato, è una valida alternativa all’asportazione chirurgica totale o parziale dell’utero.
 
Il corso è stato organizzato dalla sezione Aied di Ascoli Piceno dal responsabile del servizio di isteroscopia il dottor Piero Cocco e sono intervenuti oltre ai dirigenti dei maggiori reparti di ginecologia della regione, compreso il dottor Rossi di Ascoli Piceno, il direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica di Ancona il professor Andrea Luigi Tranquilli e il direttore della I Clinica Ostetrica e Ginecologica di Roma e il responsabile di isteroscopia di Villa Claudia di Roma.

01/04/2006





        
  



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