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Incredibile ma vero. Nonostante l’altissima affluenza ai seggi, l’Unione di Prodi vince le Politiche

| TERAMO - Ma Forza Italia si conferma primo Partito in Italia e al Comune di Teramo. Oggi l’Amministrazione Chiodi è davvero l’isola felice del Centrodestra, non solo in Abruzzo.

di Nicola Facciolini


L’Italia è davvero comunista, non vi sono dubbi in proposito. E c’è poco da scherzare! Lo hanno consacrato oltre l’84% degli Italiani. Ma, cari amici e compagni, si sa, il bicchiere è sempre mezzo pieno e mezzo vuoto: ci rivedremo a Filippi! La storia non si fa con i “se” ma la riflessione è d’obbligo. In Abruzzo e nella Provincia di Teramo, il Centrodestra ha perso semplicemente perché non ha fatto la campagna elettorale e i miracoli hanno favorito l’armata Brancaleone del Centrosinistra, unito su tutto e su niente. A livello nazionale Forza Italia e la Cdl avevano chiaramente indicato agli Italiani e agli Abruzzesi tre buone ragioni per gli indecisi del voto al Centrodestra.

Tre ragioni ideali e concrete per scegliere Forza Italia e la Casa delle Libertà, tre in particolare che avrebbero dovuto essere ben valutate dai cittadini. E così è stato perché gli Italiani vogliono pagare più tasse e vogliono le unioni omosessuali. L’Unione di Prodi e Compagni (hanno votato oltre l’84.5% degli aventi diritto) ha vinto le elezioni politiche 2006 semplicemente perché ha saputo giocare con la matematica: sommando i voti. Il Centrodestra, no. Ma chi ha vinto davvero il 9/10 aprile 2006 (fermo restando l’elemento altrettanto sorprendente: la presenza di una maggioranza di centrosinistra al governo del Paese ogni qualvolta bisogna eleggere un nuovo Capo dello Stato)? La sinistra che vuole ripristinare l’imposta sulle donazioni e sulle successioni, anche per piccoli patrimoni, come ad esempio un appartamento di 80 metri quadrati in una periferia.

Con Berlusconi queste imposte sarebbero state cancellate nei primi tre consigli dei ministri. La seconda ragione: la sinistra vuole aumentare al 20% la tassazione dei Bot, dei Cct, dei dividendi azionari, cioè del nostro risparmio. La CdL avrebbe voluto invece mantenere l’attuale imposta al 12,50% ed anzi ridurre anche il prelievo fiscale su conti correnti bancari al 12,50%. La terza ragione: la sinistra vuole aumentare i valori catastali degli immobili per triplicare le tasse sulle case. Per Forza Italia e i suoi Alleati della Cdl, la casa, la prima casa, è sacra, come la famiglia. Per questo la Cdl avrebbe abolito l’Ici. La Casa delle Libertà se avesse vinto le elezioni avrebbe abolito l’Ici su tutte le prime case. Una decisione coraggiosa ma profondamente sentita, oggi affidata ai posteri. Eppure, nonostante il voto democratico e storico degli Italiani (queste elezioni con il voto proporzionale rappresentano una sonora sberla ai fautori del partito unico del centrodestra!), qualcosa non ha funzionato nella comunicazione politica: in Forza Italia e in particolare negli Alleati della Cdl, sul territorio.

Nonostante la visibile ripresa in termini di consensi assoluti di Forza Italia, che rispetto alle Regionali del 2005 guadagna un buon 15% e rispetto alle Politiche del 2001, il +5%, Silvio Berlusconi è stato l’unico leader a conquistare il cuore della metà degli italiani. In questi cinque anni il Governo Berlusconi ha lavorato duramente, finanziando centinaia di milioni di euro di investimenti in opere pubbliche in Abruzzo e nella Provincia di Teramo. Poteva fare di più, forse poteva fare meglio, ma l’Italia è un’azienda complicata. Ora, dagli scranni parlamentari dell’opposizione democratica, se i dati dovessero essere confermati, il Centrodestra con il suo unico leader Silvio Berlusconi dovrà continuare il lavoro intrapreso, portarlo a termine, per costruire una forza politica cattolico-liberale e riformista radicata sul territorio, per riproporsi alla guida del Governo e garantire la rinascita di uno Stato più efficiente che sappia difendere e riconquistare i nostri diritti, la nostra sicurezza, la nostra libertà. La forza di un sogno: cambiare l’Italia, è ancora viva.

La metà degli Italiani lo hanno ribadito. Ma le classi dirigenti locale di Forza Italia e degli altri partiti della Cdl, dovranno imparare la lezione, rinnovandosi profondamente, come ha consigliato di fare il Sindaco di Teramo Gianni Chiodi, la nostra speranza per un Centrodestra nuovamente vittorioso. “Ci rivedremo a Filippi!”. Perché gli Italiani hanno appena lanciato un segnale: non si accettano tradimenti da parte dei partiti dell’Unione che dovranno attuare tutto il programma di governo e di legislatura. Ebbene sì, anche le unioni omosessuali e abolizione dei crocifissi dalle scuole e dalle aule dei tribunali, a Dio piacendo!

Altrimenti, e questo è il bello della democrazia, potremmo tornare di nuovo alle urne anche il prossimo novembre, ed allora la Cdl dovrebbe immediatamente essere in grado di proporsi alla guida del Paese.

11/04/2006





        
  



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