La vera analisi del voto sta già avvenendo a livello nazionale dove la Cdl ha perso ben 11 Regioni,  nella favorevole condizione di “governo di centrodestra”. Più che un campanello di allarme, quello che è successo fa rumore a suon di campane! Un problema di spaventose dimensioni dove non è nemmeno difficile capire l’origine del problema.

 

Uno dei temi centrali sta sicuramente nella necessità di tornare a fare politica in mezzo alla gente, di riportare la gente dentro le sedi di partito attraverso un forte senso di appartenenza, senza dare adito a che il partito possa essere il trampolino per trovare incarichi o stipendi ben remunerati in barba alle code di collocamento. Quando nelle riunioni di partito non c’è nuova gente, non c’è confronto, allora prevalgono le furbizie, le trasversalità impossibili, i tentativi di divisioni strumentali.

 

Sarà durissima, in futuro, pretendere di predicare agli altri,  i fallimenti gestionali; l’immobilismo di fronte ai rapporti clientelari; il valore della legalità; il valore della partecipazione; la coerenza degli atti; l’appartenenza al proprio partito. Dirigenti di sinistra dicono che dirigenti di destra non hanno fatto votare AN o hanno fatto votare altri partiti; questa è una emerita bugia perché se fosse dimostrata oltre alla vergogna, meriterebbero l’espulsione dal partito.

 

Giornalmente c’è chi difende le posizioni di AN e responsabilmente partecipa alla vita politica, si espone e non ha paura di dire quello che pensa, nel rispetto di valori come trasparenza, legalità e forte senso di appartenenza ad Alleanza Nazionale. I poteri occulti non ci interessano, così come pure non ci interessano coloro che con determinazione e chiarezza non esprimono un chiaro percorso politico; un percorso nel rispetto di quelle linee che Alleanza Nazionale ha sempre portato come elementi di battaglia e di crescita; elementi da non utilizzare per cose personali e fini a se stesse, ma come linfa per sostenere i valori portanti del partito, da difendere all’occorrenza, con distanza,  da chiunque.

 

Chi è di Alleanza Nazionale, lo è sempre, e la dignità di Alleanza Nazionale passa attraverso gli uomini che giornalmente portano avanti con equilibrio e fermezza le battaglie dettate dai valori che camminano sopra le nostre teste; valori come legalità, trasparenza e partecipazione. Chi non è d’accordo è libero di scegliere altre idee più consone alle proprie esigenze personali. Pretendiamo che i militanti di AN si adoperino per riconsegnare dignità nei tavoli decisionali, senza i noti appiattimenti che stanno trascinando questo partito verso un strada senza ritorno.