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"Il Comune vigili sul Blocco Studentesco"

Fermo | A chiederlo la sezione fermana dei Comunisti Italiani preoccupata per alcuni comportamenti dei membri del movimento e dall'assenza di risposte da parte dell'Amministrazione comunale.

Dalla sezione cittadina di Fermo del Partito dei Comunisti Italiani riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Apprendiamo dalla stampa, e solo da essa poiché l’evento non ha sortito nessun riscontro nell’opinione pubblica nonostante il furbo “blitz” mediatico degli organizzatori, che sabato 4 aprile sarebbe stato presentato a Fermo dai militanti del cosiddetto “Blocco Studentesco” un filmato sulla “verità” circa i fatti di Piazza Navona dello scorso ottobre.

Come andarono veramente le cose è ben noto, sono decine le testimonianze di quanto accaduto e nessun montaggio - per quanto sapiente - può modificare la realtà dei fatti.

Piuttosto ci chiediamo come mai l’Amministrazione comunale ed il suo primo esponente, così pronti a lanciare moniti e divieti contro gli antifascisti, non abbiano speso una parola per la presenza a Fermo di questa organizzazione legata esplicitamente alla neofascista “Casa Pound”.

Anche se la manifestazione ha avuto luogo presso un locale privato, sarebbe stato quantomeno opportuno stigmatizzare la mini-adunata, visto che senza mezzi termini i membri di questa associazione definiscono Il Blocco Studentesco come “un movimento che nasce nell’estate 2006 a Casapound, l’occupazione non conforme del fascismo del terzo millennio” il cui obiettivo “è quello di portare lo stesso spirito d’avanguardia, lo stesso stile che ha contraddistinto l’esperienza delle occupazioni non conformi, nelle scuole”: magari prendendosi a cinghiate come nella loro ormai tipica “cinghiamattanza”.

Il silenzio dell’Amministrazione comunale è ancora più grave se consideriamo i numerosi episodi di cui si sono resi responsabili in altre parti d’Italia i personaggi di “Casa Pound”, e non vorremmo che anche a Fermo, visto il silenzioso avallo della destra al governo cittadino, questi individui possano passare dalle scritte sui muri a fatti ben gravi (anche se già imbrattare i muri, come ha ricordato pochi giorni fa l’assessore Romagnoli, è un reato da sanzionare... e ci auguriamo che oltre a ricordare le ordinanze l’assessore provveda a rimuovere le scritte fasciste che ricoprono da mesi le mura del centro, del maxi parcheggio e di Piazzale Carducci).

14/04/2009





        
  



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