"Sono mezzo morto, ho sofferto troppo. Poche volte in vita mia ho patito come oggi". Così fa il suo esordio in sala stampa Luciano Gaucci, che ha trascorso un pomeriggio intensissimo, pieno di emozioni, al Riviera. La sua giornata allo stadio è iniziata alle ore 15,15 quando, con la sua potente auto, ha varcato il cancello, insieme alla sua nuova compagna dominicana, Iris, e alla sua figlia, Rebecca. Ad accogliere il patron rossoblù c'era il presidente del Centro Coordinamento Club, Livio Righetti, che gli ha consegnato una sciarpa rossoblù del gruppo Onda d'Urto.

Una veloce chiacchierata con il d.g., Claudio Molinari, e poi la visita negli spogliatoi per dare l'ultimo incoraggiamento a Teodorani e compagni. Il tempo di salire in tribuna d'onore per salutare il sindaco Domenico Martinelli e poi Gaucci, insieme alla compagna e alla figlia, si è recato in curva nord per mantenere fede alla promessa di seguire la partita con il Giulianova accanto ai tifosi rossoblù.

"La squadra mi ha fatto soffrire e nei minuti finali del primo tempo sono sceso in campo e a ridosso dell'imbocco degli spogliatoi ho esortato i giocatori a non aver paura di entrare in area di rigore del Giulianova - racconta Luciano Gaucci - Quando una squadra, come quella abruzzese, si chiude a riccio, se non dai quella spinta in più, non si segna mai. Non dovevamo difendere lo 0-0, ma vincerla questa partita. Ho fatto tutto questo ed è venuto fuori la rete di Delvecchio".

Al gol del vantaggio, è scoppiato di entusiasmo il patron romano, che ha avuto anche il tempo di iniziare un battibecco con il team manager del Giulianova, Domenico Izzotti, subito sedato dal commissario di campo. Non era tranquillo Luciano Gaucci, che nell'intervallo è tornato negli spogliatoi a spronare Teodorani e compagni. "Ho detto ai ragazzi che giocavano con troppa tensione - continua il patron romano - Non dovevano avere timori reverenziali, semmai spettava al Giulianova averli. Eravamo frenati da un fattore psicologico e questo aspetto mi ha fatto stare in sofferenza".

Gaucci, poi, è tornato in tribuna d'onore, al fianco del sindaco Domenico Martinelli, con il quale scambiava le opinioni sull'incontro. Tanti patemi, ma alla fine i ragazzi di Colantuono gli hanno regalato una bella vittoria. "Hanno giocato tutti con il cuore, ma devono avere più coraggio - spiega 'Big' Luciano - Bisognava realizzare il secondo gol per mettere al sicuro il risultato. Oggi non era il caso di rischiare, dovevamo far valere la nostra maggiore forza. Sono soddisfatto del risultato, ma i giocatori devono essere più sfacciati e cinici.

La sconfitta del Crotone è relativa, dobbiamo pensare a noi stessi, cercando di compiere dei miglioramenti. Ora i ragazzi devono dare di più, perché nei play off possiamo fare bene. Dobbiamo compiere dei progressi nella padronanza del campo. La squadra c'è, deve solo spingere sull'acceleratore".

Un pensiero anche sui tifosi. "Hanno dato una grande spinta ai giocatori. Sono stati meravigliosi". Ora per Gaucci il meritato riposo pasquale, continuando ad ammirare le bellezze di S.Benedetto fino a mercoledì prossimo. I problemi del Perugia e del Catania possono attendere.