L'importante accordo è stato siglato tra l'Università degli Studi di Birmingham e il Centro Nazionale  Studi Leopardiani di Recanati, con l'obbiettivo di inserire il poeta recanatese sempre più nel canone internazionale dei fondatori della modernità letteraria.

Sulla scia del clamoroso successo ottenuto dopo la traduzione in lingua francese, lo Zibaldone, 4526 pagine di autografo leopardiano, sbarcherà dunque oltre Manica, dove sinora erano stati tradotti I Canti, Le Operette Morali, I Pensieri e altre opere minori.

Il progetto, per la cui realizzazione è stato stimato un tempo di circa sei anni e che avrà il sostegno economico e morale del Centro Leopardiano, vedrà la luce grazie al  "Leopardi Centre" dell'Università di Birmingham e sarà coordinato da due tra i più qualificati studiosi di Leopardi, l'inglese Michael Caesar e l'italiano Franco Dintino.

La coppia, sarà affiancata da validi traduttori e studenti post-graduate che negli anni si sono specializzati in studi leopardiani.

Il testo da cui verrà effettuata la traduzione è quello dell'edizione critica di Pacella, confortata dal testo del manoscritto conservato a Napoli e riprodotto nell'edizione fotografica Peruzzi.