Un Pino Daniele "raffreddato"
San Benedetto del Tronto | "Nessun commento, nessuna introduzione, nessuna presentazione, fatta esclusa quella dei componenti della band, nessuna interazione col folto pubblico formato da persone venute anche da lontano per la "prima" del suo nuovo Tour."
di Matteo Pagnoni
Leggendo la scaletta il concerto appariva diviso in due parti ed ecco svelato il mistero. Pino Daniele avrebbe reinterpretato molti dei suoi successi in chiave acustica o se vogliamo in diverse occasioni in versione jazz e bossa nova. L' organico infatti prevedeva oltre ad una sezione ritmica arricchita dalle percussioni, anche un contrabbasso e un pianoforte a mezza coda.
La distanza fisica tra i musicisti e la platea era enorme, ma oltre che per una questione di metri l' abbiamo avvertito anche in senso artistico.
Prima parte interessante, se fosse stata sostenuta dalla partecipazione della star napoletana. Nessun commento, nessuna introduzione, nessuna presentazione, fatta esclusa quella dei componenti della band, nessuna interazione col folto pubblico formato da persone venute anche da lontano per la "prima" del suo nuovo Tour.
Ieri sera abbiamo visto e sentito un Pino Daniele infastidito, un po' sufficiente nell' interpretazione dei suoi brani e provato fisicamente. Forse è proprio la prima data di un Tour a soffrire della scarsa forma fisica per un artista che non si esibisce da alcuni mesi in pubblico.
Artisticamente parlando la parte acustica della performance poteva essere ancor più interessante se inserita in un contesto diverso da quello della serata di ieri sera.
Poi finalmente la seconda parte in elettrico, partita zoppicando e portata avanti con fatica dal Daniele. Si arriva velocemente al finale del concerto e si scopre il vero Pino. "Io per lei", "Back home", "Rum & Coca" e " A me piace o blues" ci riportano sul palco il vero artista di Napoli, grazie anche alla bravura delle percussioni di Ernestico (casa Jovanotti).
Stavolta l' acustica del Palacongressi non ha peggiorato la resa del concerto, forse perchè eravamo proprio al centro della platea. Fa pensare però quando un Big della musica sottolinea di trovarsi in uno "stupendo Palacongressi" incompleto, poco sfruttato e con un' acustica da rivedere.
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21/04/2007
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