Questa riflessione rappresenta la prima parte di un'indagine sul mondo della scuola e sulle sue problematiche. In questa direzione, l'interculturalità ha una particolare rilevanza.
Di fronte all'emergenza del fenomeno migratorio e alla presenza di alunni stranieri o immigrati nella scuola, i documenti ministeriali (C.P.I. 1997) configurano la necessità di un modello educativo di integrazione e interazione che implichi il coinvolgimento di alunni italiani e stranieri in un progetto ispirato al principio del reciproco arricchimento.

Tale modello interattivo può essere chiarito con la metafora del "salad-bowl" o "insalatiera" in cui gli ingredienti si insaporiscono reciprocamente ma rimangono distinti: le culture si avvicinano ma non si fondono. Questo concetto implica la disponibilità critica allo scambio e sollecita la riflessione sulla propria cultura. Quali strategie operative adotta la Scuola? Il percorso di attuazione appare lento. Spesso ci si limita a scambi di informazioni su temi di ordine generale quali i costumi e le religioni, finendo con il banalizzare il concetto di "educazione", scadendo in forme di cultura popolare.

Si deve promuovere negli alunni una "competenza" interculturale, rinunciando a ogni atteggiamento etnocratico.
Un documento dell'UNESCO rileva che occorre" intensificare la messa in opera di un sistema globale di educazione e formazione per la pace, la comprensione internazionale e la tolleranza, abbracciando tutti i livelli di educazione sia formale che informale".