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Ascoli Piceno | Meconi: "I rifiuti solidi urbani non sono un business"

di Luigi Meconi


Ora sono più di due anni l'amico falegname Enzo mi sostituisce il vecchio contenitore per l'immondizia che tengo sotto il lavello con un nuovo contenitore. Questo nuovo contenitore, rettangolare, ha 3 piccoli contenitori: 2 piccoli e 1 più grande.
 
Da allora faccio la raccolta differenziata. Nel più grande metto l'umido. Negli altri due metto in uno la carta e nell'altro plastica, vetro e ferro. Il risultato è che dopo oltre 2 anni posso dire con assoluta certezza che il mio umido non si riempie quasi mai. Con il risultato che, per non buttare ogni giorno un sacchetto quasi vuoto, resisto più che posso.
 
Questo benedetto sacchetto dell'umido, come dicevo, non si riempie quasi mai. Alla fine, anche se più vuoto che pieno, lo butto. Non perché, come ho detto, mi si è riempito, come succedeva prima che Enzo mi desse questo semplice e utile contenitore, ma perché l'umido, con il passare dei giorni, puzza sempre di più.
 
Posso aggiungere che, prendendo ogni giorno qualche giornale, faccio una raccolta aggiuntiva dei giornali. Che poi butto.
 
Mio fratello Arnaldo ha una nuova casa. Il suo lavello dispone di un trita umido. Pelli di: mele, arance, patate e scarti di verdure; trita tutto e tutto finisce nelle fogne. Ecco, se io avessi questo marchingegno che ha Arnaldo, penso che i miei rifiuti si ridurrebbero allo '0' (zero).
 
La stessa cosa che sta raggiungendo Adriano. Mi ha detto che lui e i fratelli hanno avuto dall'Unione gratis 3 contenitori in cui versano gli scarti umidi delle loro case e ci fanno il "compost". Una sorta di concime per il loro giardino.
 
Un po’ quello che faceva mio nonno quando ero bambino. La mia casa, esattamente dove oggi c'è il magazzino e la sala consiliare del Comune, non aveva né acqua corrente, né servizi igienici. Aveva una fossa. In questa fossa si facevano i servizi e si buttavano gli scarti della casa. Quando si riempiva, mio nonno Luigi (Luiggiu) si faceva prestare un carretto e vuotava la fossa portando tutto 'là le vore', o piccola terra di nostra proprietà sotto il cimitero.
 
Per essere più espliciti la nostra merda e gli avanzi della casa, oggi li chiameremmo "umido", diventavano concime. Questa cosa che facevamo e che finiva in concime per la terra che ho là le "vore", mi è rimasta così impressa che, lo confesso, ogni volta che caco, e per fortuna caco tutte le mattine senza problemi, mi dico: "che peccato vedere finire questo ben di dio in una fogna". Questo che vi racconto è vera come, per chi crede, è vero dio.
 
Adriano e i fratelli con i 3 contenitori per il compost hanno cominciato a fare, sia pure in parte, quello che tanto anni fa faceva mio nonno. Tornando ai miei rifiuti solidi urbani, posso dire che in questi 2 anni e poco più, tolti i non pochi differenziati che butto nei loro raccoglitori, si sono ridotti del 70-80%.
 
Se avessi quello che ha Arnaldo o se avviassi la raccolta dell'umido come fa Adriano (io non ho nessun giardino, ma posso sempre fare come il nonno e portare il mio "compost" nell'orto di mio fratello Arnaldo), posso dire, senza nessuna esagerazione, che io potrei portare quello che il Comune porta alla discarica di Fermo a '0'. 
 
E' esattamente quello che vado leggendo in alcune riviste. Leggo di Comuni che hanno portato la raccolta differenziata a percentuali del 70-80%. E ho anche letto, in questi ultimi tempi, di Comuni, specie in Nord Europa, che sono arrivati a "0" rifiuti per la solita discarica.
 
L'ho fatta lunga perché nel Consiglio Comunale in cui si approvava il Bilancio di Previsione 2005 il Sindaco, rispondendo a una domanda di non so chi, ha detto che oggi come oggi il Comune può ridurre le tasse solo nella voce TARSU (Tassa Rifiuti Solidi Urbani").
 
Io, dopo l'esperienza che sto portando avanti da oltre 2 anni, gli ho subito creduto. Non solo. Leggendo dal prezioso "Bilancio al Cittadino  Preventivo 2005" scopro che il nostro Comune, per questa TARSU, nel 2005 incasserà da noi € 270.620,00. Una tombola.
 
Il primo pensiero che mi è venuto è stato per vero che avendo io ridotto i miei rifiuti che finiscono nella discarica di Fermo del 70-80% da oltre due anni, anche per il 2005 non avrò nessuna riduzione della relativa tassa.
 
Il secondo pensiero è che, sapendo che Altidona e gli altri 6 Comuni dell'Unione stanno per appaltare il servizio raccolta rifiuti solidi urbani a una società privata, al posto di aspettarmi una riduzione crescente della tassa, con l'obiettivo "0", molto probabilmente, ne vedrò un aumento.
 
I giorni scorsi ho parlato con il collega Segretario Comunale e Direttore dell'Unione di Comuni Roveresca. Si tratta di 4 Comuni: Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giogio di Pesaro. Insieme fanno 5.532 abitanti. Bene, questo collega mi ha detto che hanno cominciato a fare insieme la raccolta dei RSU.
 
Ha aggiunto che hanno deciso di fare il servizio in economia, senza appaltarlo a nessuno. Bene, facendolo insieme, mi ha detto, i costi si sono subito ridotti del 50%. Ed oggi il servizio RSU (Rifiuti Solidi Urbani) costa loro, in un anno, € 109.000,00. Loro, per oltre 5000 abitanti, spendono meno della metà della mia Altidona che fa 1700 abitanti (non so se d’estate si sommano i non pochi turisti dei campeggi)!
 
Non solo. Se, come si paventa, e come Fermo cerca di fare con i nostri 7 Comuni con la sua Asite S.r.l., nella nostra Unione Comuni Valdaso, si passerà alla privatizzazione del servizio RSU, e per me è privatizzazione anche se affidato a una Spa pubblica, io sfido chiunque a dirmi che si potrà puntare, con questa Spa o S.r.l., all'obiettivo '0' tasse per la raccolta RSU.
 
La mia controproposta è pertanto che i nostri 7 Comuni organizzino il servizio RSU con una gestione in economia o con una azienda speciale. Le Spa o le S.r.l., dette anche Società di capitali, sono disciplinati dal codice civile e, per legge, puntano a fare utili. Le Aziende Speciali sono all'opposto "Enti strumentali del Comune" o dei Comuni; e sono disciplinati da un regolamento comunale e dell'Unione di Comuni; e, al massimo, possono puntare al pareggio.
 
Con una Spa o una Srl non si potrà mai puntare a costi "0". Con un servizio in economia o con una gestione tramite azienda speciale questo non solo è possibile, ma naturale.

16/05/2005





        
  



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