Una sala colma in ogni ordine e grado questo sabato sera ha salutato a Pagliare del Tronto la presentazione della lista “Liberi di cambiare. Ascoltare, conoscere e decidere” a sostegno del candidato sindaco Roberto Pagnoni.

A consacrare la candidatura di Pagnoni è intervenuto anche l’onorevole Gianluigi Scaltritti candidato presidente della Provincia di Ascoli. L’appuntamento è stato aperto dalle parole della bella candidata Germana Galli, che ha moderato l’intera serata dando voce agli interventi di tutti i singoli candidati ed infine al candidato sindaco Pagnoni, introducendo anche l’intervento dell’onorevole Scaltritti.

Il parlamentare ha sottolineato in primis le “grandi potenzialità di questa lista di riscuotere consensi sul territorio grazie ad un candidato sindaco assolutamente in linea con le aspettative di un territorio amministrato fino da una sinistra ormai fortemente fratturata al suo interno” poi si è soffermato soprattutto ad illustrate alcuni dei temi più importanti del programma della sua coalizione per rilanciare la nostra Provincia.

Scaltritti, quindi, alla presenza di un nutrito numero di cittadini e di tutti i membri della lista Matteo Amabili, Giorgio Assenti, Piero Brandi, Isidoro Carlini, Carlo Castelli, Raniero Ciani, Gabriele Del Prete, Antonio Felgari, Giampaolo Frascarelli, Germana Galli, Angela Giostra, Adriano Giovannini, Nazzareno Grilli, Marco Iozzi, Alessandro Marinelli e Marzia Narcisi, ha parlato in particolare di viabilità e trasporti, sottolineando come in Provincia “l’amministrazione di sinistra ha solo tagliato nastri per inaugurare “cattedrali nel deserto” come il traforo di Croce di Casale, la cui realizzazione non è stata nemmeno di propria competenza, lasciando invece nella più totale arretratezza l’intero sistema viario del territorio. I miei programmi in tema di viabilità, invece, sono già avviati in quanto come parlamentare ci sto già lavorando al fine di sbloccare i nodi viari più grossi con la collaborazione dell’Anas e la copertura del Ministero delle infrastrutture ai quali ho già presentato un progetto articolato di riqualificazione della viabilità.

Punti fondamentali di questo progetto sono una variante al progetto della Pedemontana, che cedendo la Picenoaprutina all’Anas potrebbe vedere un completamento della Croce di Casale che dalla Salaria attraverso Roccafluvione, Comunanza, Amandola, Servigliano vede uno sviluppo in direzione di Macerata e Jesi, quale rete viaria di collegamento dell’interno della Regione previsto dall’Anas. Quest’asse viario potrà incrociarsi con la realizzazione della Maremonti ovvero la nuova Faleriense che parte dal casello di Porto Sant’Elpidio.

In aggiunta per completare l’anello viario capace di collegare Fermo, San Benedetto ed Ascoli si può, vista la disponibilità dell’Anas, creare la circonvallazione di Fermo, partendo da Pedaso con una nuova strada statale 16, che penetra nell’interno passando a Campiglione di Fermo prosegue fino ad incontrare la statale 77 riassorbendo e riqualificando l’attuale tratto della Mezzina.

Inoltre c’è la circonvallazione collinare di San Benedetto che nel primo stralcio dovrà prevedere il completamento dell’attuale sopraelevata fino al torrente Albula per poi proseguire in galleria fino al casello di Grottammare.

A questa soluzione viaria, le cui prevalenti risorse proverranno da finanziamenti nazionali, si accompagna un progetto d’interventi ad opera dell’ente Provincia tesi all’ampliamento della viabilità delle Vallive, in prevalenza Val d’Aso ed alcuni tratti del vecchio progetto Mezzina mai realizzato.

A questa strategia, che sarà l’azione fondamentale del nuovo Governo provinciale per il quale ci proponiamo si accompagnerà l’azione decisa per il potenziamento del trasporto a mezzo ferrovia di passeggeri e merci con l’elettrificazione della tratta Ascoli – Porto d’Ascoli, la creazione di sottopassi e l’eliminazione di passaggi a livello, di cui i più importanti saranno inseriti nel piano nazionale di Ferrovie dello Stato.

Tutto questo in abbinamento allo sviluppo dell’intermodalità gomma-rotaia degli auto-porti di Castel di Lama e Monteprandone”.