Da "Fermo Libera" riceviamo e pubblichiamo.

“Fermo Libera sostiene, insieme a tutta la coalizione che appoggia il candidato Sindaco Di Ruscio, un progetto importante per il territorio della nuova Provincia dove l’agricoltura rappresenta una risorsa preziosa e insostituibile. In particolare per il settore agricolo “Fermo Libera” è favorevole alla riconversione della Sadam, per la quale è stato predisposto un apposito studio, chiamato “Fermo-Bioenergie” che trasformerà la fabbrica di zucchero in fabbrica di biocarburanti e bioenergie. In particolare si produrrà bio-etanolo dalla fermentazione e dalle distillazione di apposite coltivazioni di barbabietola, di grano tenero e di sorgo da granella.

Molteplici i vantaggi: per la salvaguardia occupazionale, per il riutilizzo di circa il 50 % degli impianti esistenti e per le categorie professionali che gravitano intorno alla Sadam, gli agricoltori, i conto terzisti, i lavoratori stagionali, i trasportatori. Fra gli altri interventi che porteremo avanti nel settore, gli aiuti agli agricoltori per promuovere impianti interaziendali per la produzione di energia e la costituzione di apposite società per lo sviluppo economico. Quelli nel settore agricolo sono impegni che l’Amministrazione Di Ruscio ha portato avanti in questi cinque anni.

Il Decreto Legge del Ministro Alemanno, obbliga dal 1° luglio 2006 i produttori di carburanti diesel e benzina ad immettere al consumo l’1% di biocarburanti di origine agricola, quindi rinnovabili; tale quota è destinata a crescere ogni anno di circa un punto fino al 2010, per fare ciò è necessario circa un milione di ettari di superficie coltivabile. L’importanza del progetto di riconversione della Sadam, sottolineata dal Governo e dalla stessa Coldiretti, è stata boicottata dalla Regione Marche, per la quale non c’erano le condizioni per realizzarlo, quando poi un impianto analogo è stato previsto in aggiunta allo zuccherificio di Jesi.

L’Amministrazione Di Ruscio non ha però rinunciato al progetto e ha richiesto la realizzazione di un impianto per la produzione di biodiesel e di un altro per produrre energia elettrica da biomasse, che permetterebbe, con il calore a costo zero, il riscaldamento di tre ettari di serre. Ma anche in questo caso la Regione ha bocciato il tutto per diversi motivi, fra cui alcuni molto banali e di chiaro intento politico".