Il libro Cuore di De Amicis
Porto San Giorgio | "A 100 anni dalla morte l'opera di De Amicis risulta ancora di attualità e di esempio, sono certo che l'assessore Catà saprà interpretare al melio il messaggio contenuto nel libro Cuore." L'intervento del consigliere comunale Gianfranco Vastaroli.
Libro Cuore
"A 100 anni dalla sua morte, Edmondo De Amicis ripresenta in questa Italia post-ideologica ed oserei dire "bipartisan" tutta la forza della sua opera principale: il libro Cuore.
Troviamo infatti dei riferimenti sulla società rurale della fine 1800 ancora dibattuti ed attuali ai giorni nostri.
La giustizia sociale, l'eliminazione delle discriminazioni tra differenti classi sociali, i valori della Patria e della famiglia, ed i poco edificanti trattamenti riservati ai nostri emigranti (cioè la politica dell'immigrazione).
Paradossalmente in questa Italia di 100 anni dopo c'è bisogno di ricongiungere e di riunificare gli schieramenti e le "fazioni politiche" come allora in una sorta di pacificazione nazionale! Con il libro Cuore De Amicis tentò 25 anni dopo la nascita del Regno d'Italia (il romanzo Cuore risale infatti al 1886) l'impresa di unificazione nazionale attraverso un'opera letteraria, con la ricerca di un linguaggio accessibile a tutti e di un sistema di valori comune, facilmente assimilabile ma nello stesso tempo in grado di farsi carico di quella spinta ideale necessaria al costituirsi di una nuova nazione.
Oggi che la nazione c'è abbiamo bisogno di riunirci e di identificarci in alcuni valori sminuiti e forse perduti.
Politiche vicine alla sinistra ed anche alla destra.
La tolleranza anche nelle differenze sociali come nel racconto del genitore benestante che chiede scusa al padre dello spazzino per le offese fatte al figlio di questi da suo figlio, la denuncia delle terribili condizioni di vita degli emigrati, temi definiti appannaggio della parte politica di sinistra, o temi come la difesa della famiglia e della patria più avvicinabili a politiche di destra.
Oggi sentiamo quella realtà molto lantana da noi, ed i giovani trovano probabilmente ridicolo il libro Cuore. Tuttavia se il giovane è ben disposto a questo genere di lettura, può avvicinarsi a questo testo con rispetto e magari farsi piacevolmente trascinare dalla trama e trarne profitto.
Questo il compito delle istituzioni e della parte amministrativa. Far conoscere e commentare opere di alto valore morale come quella del grande italiano De Amicis, scrittore famoso in tutto il mondo.
Sono certo che il nostro capace e giovane assessore alla cultura, Cesare Catà, così come bene ha fatto ad intitolare la sede dell'ex-Opafs allo scomparso concittadino Bazzani, cosa questa chiesta dal sottoscritto alla passata amministrazione Brignocchi più volte, saprà interpretare bene ed adeguatamente il messaggio ed i valori contenuti nel libro di De Amicis di cui nel 2008 si celebrano 100 anni della morte."
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25/05/2008
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