“A che età hai cominciato a suonare?”, chiede un ragazzino della scuola media Nardi di Porto San Giorgio a Helena Dawn Yah, 10 anni, di Singapore. E la piccola violinista, una delle più giovani partecipanti del concorso “Andrea Postacchini”, risponde: “Da due anni”.

Stupore generale. Paolo Strappa, l’insegnante di violino che ha accolto con sincero entusiasmo la visita di tre partecipanti alla gara di palazzo Caffarini Sassatelli, si riprende e spiega: “Helena ha seguito il metodo Suzuki, un sistema di propedeutica che prepara il corpo ad assumere la postura giusta per suonare”.

La piccola musicista è la più seria dei tre giovani che si sono esibiti davanti alle tre classi del corso musicale “B” della Nardi; si apre invece in un sorriso tenerissimo Johannes Lechner, 11 anni, tedesco, quando s’inchina dopo aver suonato con una concentrazione più che professionale. Più gaudente è il 17enne David Mirzoev, della Repubblica Ceca, che dice, alla domanda sugli hobby: “Mi piace la tecnologia, la bicicletta e mangiare bene”.

Tutti ridono; e pensare che qualche momento prima, mentre suonavano, non si sentiva volare una mosca dalla giovanissima platea. Molto contento di spiegare lo spirito della gara fermana è l’ambasciatore Giulio Vinci Gigliucci, presidente del centro culturale “Antiqua Marca Firmana” che organizza il concorso violinistico da 13 anni.

Il Conte invita gli studenti a riflettere su quanto impegno hanno messo i giovani concorrenti per raggiungere un simile livello di preparazione: “E questa è la prova che se ci si pone un obiettivo si riesce a raggiungerlo”. Una targa è stata il regalo che il comune di Porto San Giorgio (presente all’incontro l’assessore al turismo Paolo Signore) ha voluto regalare ai tre violinisti, una consuetudine che ripete ormai da quattro anni.