AAA Vendesi. Questo il cartello affisso fuori dalla sede dell’Ascoli Calcio. Il presidente Roberto Benigni, nel corso della conferenza stampa, di giovedì sera, ha annunciato di voler abbandonare la guida della società bianconera. Ai potenziali acquirenti, ed egli ha svelato che qualcuno si è già fatto avanti, dà soltanto quindici giorni di tempo per concludere la trattativa.

Altrimenti – ha spiegato – proseguirà lui stesso. “Quando si raggiunge una missione – ha dichiarato il massimo dirigente di corso Vittorio – è bene abbandonare. Nel 1995, mi ero prefisso di riportare l’Ascoli in serie B, lì dove l’aveva lasciato Costantino Rozzi, e ci sono riuscito. Non possiamo attendere oltre i quindici giorni, perché altrimenti si rischierebbe di far saltare i programmi per la prossima stagione. Rimarrò come azionista”.

Benigni non ha voluto rivelare i nomi di chi starebbe trattando la società bianconera, né la provenienza, né tantomeno la base economica sui cui si svolge l’operazione. Ha teso ad escludere, tuttavia, la soluzione interna.

 

 

Sulla questione allenatore, Benigni ha affermato: “I tecnici debbono dare un valore aggiunto alla materia prima che viene loro affidata. E quella che hanno avuto finora i tecnici dell’Ascoli è stata sempre di prima qualità. Non dimentichiamo che gli otto undicesimi del gruppo che costituiva la squadra titolare della passata stagione milita già in serie A, oppure ci andrà al termine del campionato in corso. Quando parlavo di promozione, non mi sbagliavo. Il giocattolo si è rotto a dicembre, perché qualche giocatore voleva lasciare a tutti i costi i colori bianconeri. Mi hanno detto che se fossero rimasti, avrebbero fatto peggio che li avessi ceduti. La situazione creatasi mi ha suggerito di venderli”.

 

 

Benigni ha concluso parlando di Ammazzalorso: “Ognuno ha dei pregi e dei difetti. Egli possiede alcuni difetti che non sono sopportabili, in una situazione quale è la nostra. Cerchiamo allenatori con altre caratteristiche”.