Su "La Torre" cittadini e imprese teramane saranno costrette ad attendere il pronunciamento del TAR.
Teramo | Il coordinatore comunale della Lista Civica, Roberto Canzio:"Il Sindaco Gianni Chiodi chieda lo stato d'emergenza anche nella nostra Provincia. Occorre «rigore» e «fermezza» anche a Teramo. La politica ha forse perso il suo ruolo strategico?
di Nicola Facciolini
Parlamento
Non c'è nulla che a Teramo e in Abruzzo possa risolversi positivamente, senza che Roma lo sappia. Non è un vecchio brocardo ma la misura della saggezza di ogni politico abruzzese di buon senso. Anzi, di fiuto. Perché, in fondo, lo sanno tutti che tutto va progettato, applicato e risolto "in sede romana", facendo dialogare tutti gli "attori istituzionali" ai più alti livelli. Altrimenti, non si farà altro che sceneggiare la solita scena: quella di continuare a piangere sul latte versato, vedi Lotto Zero, Teatro, Rifiuti, Energia, Termovalorizzatore, Sanità, Tasse, Iperbarico...Perchè poi i "Comitati di rivolta" che spuntano a comando come funghi in vista delle elezioni, a poco serviranno. Che farsene? A quale scopo? Utili non certo a cittadini che soffrono il disastro di corso Porta Romana. Magari a vincere le elezioni, ma non a governare le crisi e le emergenze perchè tali "comitati", visti da Roma, saranno sempre meno efficaci e rumorosi di uno starnuto. La Politica deve ancora conquistare sul nostro territorio quel ruolo strategico che i cittadini democraticamente le hanno conferito, assicurando alla nostra Repubblica costituzionale 60 anni di pace, libertà e prosperità. Che ricorderemo il prossimo 2 giugno 2008, Festa della Repubblica e dell'Unità Nazionale.
Lo ha capito bene il coordinatore comunale della Lista Civica, Roberto Canzio, il quale in una nota, relativamente all'emergenza rifiuti che attanaglia da anni la nostra amata Provincia, invita il Sindaco Gianni Chiodi a chiedere ufficialmente lo stato d'emergenza anche nel nostro territorio. "La scelta di affrontare l'emergenza rifiuti in Campania, da parte del Governo Berlusconi, attraverso le parole d'ordine «rigore» e «fermezza», stabilendo la filosofia secondo la quale lo Stato torna ad essere Stato e ripristinando il principio della legalità - scrive Roberto Canzio - non può che essere accolto con soddisfazione da chi da due anni chiede, nel caso dell'ampliamento de "La Torre", il rispetto delle norme che in realtà sono state modificate per impedire la possibilità di realizzare l'ampliamento e che dovrebbero essere dichiarate nulle per un palese errore di procedura".
I cittadini e le imprese teramane saranno costrette ad attendere il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale, "a causa - rivela Canzio - della colpevole arroganza di una classe dirigente provinciale e regionale che non ha il coraggio di affrontare le proprie responsabilità ammettendo l'errore, con conseguente aggravio di costi per la collettività. Tutti possono notare come chi è demandato (e retribuito dalla collettività) alla risoluzione dell'emergenza rifiuti, e cioè l'Assessore Regionale Caramanico, il Dirigente del Settore Ambiente della Regione, Franco Gerardini, e l'Assessore all'Ambiente della Provincia, Assogna, hanno mostrato - sostiene Canzio - le loro presunte capacità nell'affrontare l'emergenza nella nostra Provincia e sono ormai passati dagli annunci delle riaperture previste sin dal 2005, con ampliamento, delle discariche di Sant'Omero, di Atri e di Tortoreto, alla litania per ricordarci che i rifiuti della nostra Provincia non potranno essere più conferiti nella discarica di Colle Cesa a partire dal 31 dicembre 2008, dimenticando che il loro compito, in realtà, è quello di trovare e attuare soluzioni".
Canzio chiede al Sindaco Chiodi di valutare la possibilità "di richiedere al Governo, se fosse possibile, di dichiarare lo stato d'emergenza anche nella nostra Provincia in modo da poter adottare anche qui i provvedimenti già adottati nelle province campane per alleviare i costi per lo smaltimento dei rifiuti a carico delle famiglie e delle imprese. Costi ai quali, dopo il 31 dicembre 2008, viste le premesse, si potrebbero aggiungere anche i danni per la salute pubblica, considerando che i rifiuti potrebbero rimanere sulle strade! Tale richiesta viene rivolta al Sindaco Chiodi in quanto ormai appare chiaro, non solo ai cittadini teramani, come sia egli l'unica figura istituzionale che stia tentando di risolvere un problema che, tra l'altro, non rientrerebbe neppure tra le proprie competenze".
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27/05/2008
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