Dall'assessore al bilancio del comune di Fermo Elvazio Capriotti, riceviamo e pubblichiamo la relazione per il bilancio di previsione presentato al Consiglio comunale.  

"Gli obiettivi che intendiamo raggiungere restano legati al programma elettorale che ha avuto inizio nel 2001, il percorso prima di approdare nel Consiglio Comunale di questa sera è stato un po' diverso rispetto al passato, perché, raccogliendo un suggerimento venuto dai banchi dell'opposizione, ed in particolare dal consigliere Daniele Fortuna, che parlava di Bilancio aperto, abbiamo, con l'aiuto delle Circoscrizioni, fatto cinque assemblee pubbliche in varie zone della nostra città presentando ai cittadini una bozza del Bilancio di previsione. Abbiamo, poi, ascoltato i cittadini che ci hanno suggerito interventi che, laddove è stato possibile, sono stati recepiti.

Durante la stesura del presente Bilancio abbiamo trovato le difficoltà di sempre: una città estesa e con un centro e diverse frazioni e quartieri, un tribunale che pesa fortemente sulle casse comunali per le spese di gestione; e ancora il Montessori, un un centro di eccellenza per la riabilitazione di disabili, la presenza di facoltà universitarie. Oltre alle solite problematiche, quest'anno, inoltre, ci siamo trovati in una situazione di crisi del nostro Paese dove la crescita per l'anno 2007, inizialmente stimata al 3% ha subito continue stime in ribasso fino ad arrivare ad una crescita vicina allo zero. 

In Europa incombe lo spettro della recessione e dell'inflazione. Il nostro Bilancio è stato realizzato in un contesto di forte incertezza e preoccupazione ma con uno dei motivi conduttori che ha determinato e contribuito alla formazione del passato bilancio: il sostegno alla famiglia. 

Quindi le scelte che potevamo fare non potevano non andare verso una sola direzione quella cioè di mantenere invariate: le tariffe per servizi pubblici a domanda individuale (asili nido, mense scolastiche, trasporto scolastico, strutture sportive, pinacoteche e musei) le quali sono ferme al 1999; l'aumento sarebbe stato necessario se non altro per recuperare il tasso d'inflazione; le tariffe tributarie come Ici, addizionale Irpef, Tia, Imposta di pubblicità dirette anche alle pubbliche affissioni; continuare ad incidere sul fronte del contenimento e della riqualificazione della spesa corrente invitando i responsabili dei servizi a gestire più puntualmente le spese; proseguire nell'azione di controllo tributario per migliorare il gettito fiscale nel rispetto del principio di giustizia tributaria.

Saranno invece aumentate le tariffe per il servizio soggiorni estivi dei minori, le tariffe per il servizio illuminazione votiva del cimitero; aggiornati anche i diritti di segreteria relativi agli atti amministrativi del settore Urbanistica. Sono state, inoltre, istituite tariffe per l'utilizzo di sale e strutture comunali come la Sala dei Ritratti, l'Auditorium San Martino, l'Aula Multimediale. In questo caso l'introduzione del pagamento è motivato da un uso più razionale delle strutture comunali da parte degli utenti che spesso, con il fatto che l'uso era gratuito, si andava con le prenotazioni ben oltre l'effettivo bisogno.

Grazie a tali scelte, così come risulta dal quotidiano nazionale ‘Il Sole 24 Ore', il Comune di Fermo ha una tassazione pro capite più bassa rispetto sia agli altri 4 comuni capoluogo delle Marche che a tutto il Centro-Nord.