Come volevasi dimostrare. Le elezioni amministrative di primavera (28-29 maggio 2006) in provincia di Teramo sono andate malissimo per il centrodestra, benissimo per il centrosinistra.

L’unico sindaco del Centrodestra ad essere riconfermato è Emiliano di Matteo, sindaco di Ancorano.

Per il resto, buio pesto nella Cdl ed “alba rossa” a sinistra. Il tempo delle analisi politiche, semmai avrà ancora senso avanzare ipotesi e somministrare terapie d’urto che possano spiegare e sanare la realtà dei fatti, ossia le fratture interne alla Casa delle libertà che hanno sortito l’effetto temuto (o sperato), oggi lascia il tempo che trova.

La debacle del centrodestra, infatti, è totale in provincia di Teramo: la Cdl, o quello che ne rimane, ha perduto anche le roccaforti più significative come Isola del Gran Sasso e Castelli. Niente da fare a Roseto degli Abruzzi, con la riconferma dell’ottimo sindaco Di Bonaventura.

Si votava in 10 Comuni (72 sezioni): con il sistema proporzionale a Roseto, con il sistema maggioritario ad Ancarano, Atri, Basciano, Bellante, Castellalto, Castelli, Colonnella, Cortino e Isola del Gran Sasso.

Per Roseto (22 Sezioni), grazie al lavoro dei dirigenti della Prefettura di Teramo, è stato possibile acquisire i dati di scrutinio parziali, riferiti esclusivamente ai voti validi per lista e per candidati Sindaci, relativi al 25, al 50 ed al 75% delle sezioni scrutinate.

Per i rimanenti Comuni (sistema maggioritario): Ancarano (2 Sez.), Atri (14 Sez.), Basciano (4 Sez.), Bellante (10 Sez.), Castellalto (7 Sez.), Castelli (3 Sez.), Colonnella (3 Sez.), Cortino (1 Sez.) e Isola del Gran Sasso (6 Sez.), sono stati disponibili, invece, solo i risultati del 50% delle sezioni scrutinate, riferiti ai voti ottenuti da ciascuna lista collegata al candidato Sindaco. Inspiegabile il “ritardo” nello scrutinio dei comuni di Castellalto e Roseto.

Come previsto, non sono pervenuti in Prefettura i dati relativi ai voti di preferenza attribuiti ai candidati a Consigliere comunale, disponibili nei singoli comuni interessati al voto. Discreta l’affluenza alle urne: dei 56.808 elettori aventi diritto, ha votato il 74.4%, comunque in forte calo (circa 10 punti percentuali) rispetto alle Politiche del 9 aprile scorso.

Ricordiamo che nelle precedenti consultazioni elettorali del 2001, la Cdl aveva ottenuto la vittoria in 4 comuni della provincia di Teramo: Ancarano, Castelli, Isola del Gran Sasso, e Notaresco dove non si votava. “Ora, tutto è perduto” - è il laconico commento di alcuni elettori moderati.

La vera “consolazione” è per quei cittadini che hanno “servito” nei seggi. Ammonta a 13.152.750,00 euro il costo per il personale impegnato nei seggi elettorali in tutta Italia: 17.537 presidenti e 87.685 tra scrutatori e segretari. Per i Presidenti il compenso e' di 150 euro ciascuno, agli scrutatori e segretari vanno 120 euro a testa. In totale il personale impegnato nei seggi e' di 105.222 unita'. Il compenso per ogni elezione in piu' e' pari a 37 euro per ogni presidente e 25 euro per i segretari e gli scrutatori.

I dati sono stati resi noti dal Viminale. Teramo rimane così l’isola felice del centrodestra in provincia di Teramo e in Abruzzo: gli On. Berlusconi, Fini, Casini e Bossi, ne sono consapevoli