Le risposte che ci sono state fornite in consiglio comunale non ci soddisfano. Le scelte di programmazione generale non possono mai prescindere dal quadro socio economico in cui si manifestano e per chi ha assunto qualche esperienza con riguardo ai bilanci dell’Ente comunale non è certo sfuggita la sensazione, basata su cifre e dati, di trovarci di fronte a un bilancio sofferto che fa enorme fatica a dimostrarsi come un vero piano di sviluppo dell’Ente perché trasuda difficoltà nel reperimento delle risorse per gli investimenti, nel contenimento della spese corrente nella individuazione delle entrate necessarie per far fronte alle molteplici aspettative della comunità locale.

Quello che balza agli occhi è la mancanza di qualsiasi sviluppata argomentazione su quello che la Margherita ritiene il fulcro portante della politica locale e dell’intera programmazione del bilancio e cioè sulla questione del Villaggio del Lavoro.

Le argomentazioni portate dal sindaco, seppur degne di attenzione, non bastano a rassicurarci in una situazione, come quella attuale non chiara tutta in itinere ma certo è che volenti o nolenti sempre con il Villaggio del Lavoro e lo sviluppo economico dovremo nei decenni che verranno fare i conti e nessuno, neppure quelli che, come la sottoscritta ha sempre manifestato la propria contrarietà all’operazione Calepino, potrà permettersi di prendere le distanze da questa problematica. Tutti sanno che dalla concreta realizzazione del Villaggio del Lavoro discenderanno il nuovo Palasport, la piscina, l’attuazione del Prg, tratti importati di viabilità urbana ed extraurbana, i futuri ivestimenti e gli stessi servizi resi alla collettività.

*capogruppo Margherita in consiglio comunale