Gli chef dell'Alberghiero si aggiudicano la "Disfida di San Benedetto"
San Benedetto del Tronto | La gara amichevole di cucina di pesce tra i marinai sambenedettesi ed i cuochi dell'IPSSAR è stata vinta da quest'ultimi. I pescatori già pensano alla rivincita del prossimo anno. Il Preside D'Angelo: "Un'iniziativa da valorizzare e ripetere".
di Marco Braccetti
Luciano Paolini - in rappresentanza dei mariani - dona al Preside D'Angelo un timone-orologio come ricordo della bella serata
Alla fine è l'Alberghiero ad aggiudicarsi la prima edizione della "Disfida di San Benedetto". La gara gastronomica amichevole tra la cucina di pesce degli chef dell'IPSSAR e quella dei pescatori. Un evento nato quasi per gioco (vedi articolo allegato) e fortemente voluto dal Preside dell'Istituto Giovanni D'Angelo e da Luciano - Prichiò - Paolini.
Ma andiamo per ordine. Oltre 300 persone si sono ritrovate nella serata di sabato 31 maggio nella grande sala dell'IPSSAR. Tavoli ben imbanditi, candelabri con candele bianche. Vanno subito fatti i complimenti a tutti gli alunni dell'Istituto impegnati in sala e nelle cucine: hanno gestito il 'grande evento' in maniera altamente professionale.
Non sono mancati anche gli ospiti VIP, tra cui l'ex calciatore - ora commentatore di Sky Sport - Antonio Di Gennaro e l'arbitro di Serie A Emidio Morganti.
In rappresentanza della Provincia gli assessori Ubaldo Maroni e Avelio Marini. Presente anche il Sindaco di Ascoli Piero Celani, il Vicesindaco di San Benedetto Antimo Di Francesco, con l'assessore al Turismo Domenico Mozzoni ed il Consigliere Comunale Fabio Urbinati.
Prima d'iniziare la cena, quasi come un buon viatico, il cardiologo Alfonso Matarrese ha brevemente illustrato le proprietà del pesce, ma anche del vino e del cioccolato che recenti studi clinici dimostrano essere cibi amici del cuore.
Quindi s'inizia a mangiare tranquilli, anche se un po' in ritardo rispetto agli orari previsti (il primo antipasto arriva quando sono passate le 22:00). Tra le 12 portate ecco quelle sottoposte alla valutazione delle due giurie (una di qualità ed una popolare): Bouquet di crostacei ed asparagi, Insalata di mare, Moscardini affogati al brandy e totani in umido, Trippa di rospo alla maggiorana e totani ripieni, Pendette al pesto di suri, Maltagliati di farro in salsa brodettata, Tagliata di tonno rosso e rana pescatrice, Brodetto alla sambenedettese. Il tutto innaffiato da vini bianchi locali. Tra una portata e l'altra gli attori di "Ribalta Picena", con le loro irresistibili scenette in dialetto, hanno fatto riviere in tono ironico momenti semplici della vita sambenedettese di tanti anni fa.
Tornando alla gara, la giuria di qualità era presieduta da Paolo Caldana, presidente della Federazione Italiana Cuochi, ed era composta da autentici esperti del settore culinario come Gabriella Bugari, Vicepresidente della stessa Federazione, Settimio Tassotti, allenatore della nazionale italiana di panificatori, Emidio Bachetti e Raffaele Galli di Slow Food, Michele D'Agostino dell'Accademia della Cucina e Francesco Petrelli, giornalista enogastronomico. Quella popolare, invece, era composta da gran parte dei commensali che, scheda di valutazione alla mano, erano chiamati ad esprimere un voto da 1 a 10 per ogni singolo piatto, valutandone presentazione, gusto ed originalità.
Per non influenzare le giurie i piatti uscivano dalle cucine in modo ‘anonimo'. Nessuno sapeva chi li avesse cucinati. I giurati erano chiamati a scegliere un ‘miglior piatto' per ciascuna delle due formazioni ed alla fine eleggere la squadra vincitrice.
I verdetti dei giurati di qualità e quelli popolari sono risultati unanimi. Miglior piatto per l'Alberghiero i Moscardini affogati al brandy e totani in umido, mentre per i marinai com'era prevedibile vince il Brodetto alla sambenedettese. Per quel che riguarda la vittoria finale i giudizi sono stati divergenti. La giuria popolare s'esprime per un ex aequo, mentre quella di qualità, per soli 5 punti (180 a 175) premia gli chef dell'Alberghiero che si aggiudicano quindi la prima edizione della "Disfida".
"Un'iniziativa che avvicina la scuola alla marineria locale ed alle attività produttive del territorio - afferma Paolo Caldana - Sono felice d'esser stato testimone di una così bella iniziativa".
Stanco ma felice il Preside che si concede ai taccuini dei giornalisti quando sono passate da venti minuti le 2 del mattino: "Non posso che ringraziare tutte le persone che si sono impegnate per rendere possibile questa serata. E' un evento da ripetere anche nei prossimi anni e noi l'organizzeremo ancor più meticolosamente, in modo da dare nuovo vigore alla pesca ed al turismo del nostro territorio".
Parlano insieme i 'capitani' delle due squadre, Giovanni De Mola per gli chef e Luciano Paolini per i pescatori: "E' stata una serata piacevole che ci ha dato diverse soddisfazioni, da parte nostra c'è stato un grande impegno - cucinare per oltre 300 persone non è mai facile ndr - e ci piacerebbe che quest'iniziativa si ripetesse negli anni avvenire". Naturalmente i marinai il prossimo anno saranno animati dalla voglia di rivincita.
Per le prossime edizioni si potrebbe pensare di rendere pubblica la "Disfida", per partecipare alla prima edizione era, invece, era necessario l'invito. Magari facendo pagare un biglietto e spostando la sezione degustazione in uno dei piazzali antistanti la scuola, con tanto di gazebo e tavolate. Si creerebbe così una vera e propria sagra del pesce cucinato a regola d'arte. Sarebbe un sicuro richiamo per buongustai d'ogni dove. Per farlo occorrerà coinvolgere ulteriormente le istituzioni locali, Comune e Provincia in primis, che comunque hanno già accolto con piacere l'idea della "Disfida".
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01/06/2008
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