L’acquazzone quest’anno ha provato a rovinare la festa ai pellegrini arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo. Ma non ha potuto fermare la marcia della fede. Attrezzati d’ombrelli, k-way ed ogni altra forma di parapioggia, i valorosi che sono arrivati fino in fondo, hanno ascoltato il saluto di monsignor Danzi, vescovo di Loreto occupando tutta la piazza. E poi recitato l’affidamento alla Madonna con Stanislaw Rylko che, alle 6 del mattino con altri vescovi marchigiani e il simulacro della Vergine era ad accogliere il fiume festante già su via Montereale.

Con lui l’altro, attesissimo e blindatissimo, ospite del Pellegrinaggio 2006. Quel Magdi Allam che ha invocato un ponte tra le nazioni che parta proprio dalla devozione condivisa per la Madonna. Il gesto fisico fino a Loreto, ha auspicato, sia il primo passo di una conciliazione tra cattolici e musulmani. Da fare, d’ora in poi, insieme, come già avviene in molti Paesi islamici.

E’ stato accolto con un grande applauso il vice direttore del Corriere della sera. A evidenziare l’adesione a quello che molti orami definiscono un momento storico. Il suo discorso, sintetizzato nuovamente sul sagrato, nella mattinata, è destinato, infatti, a segnare l’inizio di una rivoluzione nel destino dei rapporti tra le due confessioni religiose.

Questa intenzione, insieme al ringraziamento per l’anno scolastico appena trascorso o per gli esami in arrivo, per la pace del mondo o per motivi privatissimi, sono state, poi, affidate alla Madonna di Loreto gettando nel classico braciere allestito dai volontari, i bigliettini con ansie, desideri, gioie e dolori.

Così un altro pellegrinaggio si è concluso per i 60 mila, stanchi, bagnati ma, a sentirli parlare, tutti, enormemente, felici.