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Provincia stoppata? Il no di Clementi

Fermo | Il presidente del consiglio comunale di Sant'Elpidio a Mare invita all'unità di tutta la politica locale per sostenere l'attuazione della Provincia di Fermo: "Il rischio è concreto, serve che si manifesti la volontà trasversale del territorio".

di Pierpaolo Pierleoni

La nuova Provincia di Fermo trema ancora. Circola voce con insistenza che il governo Berlusconi sia sul punto di emettere un decreto finalizzato al taglio della spesa pubblica, che congelerebbe per 5 anni la costituzione delle 3 nuove province di Fermo, Monza e Barletta.

Una mazzata per il nuovo ente, che se fosse confermata sembrerebbe l'anticamera per una definitiva cancellazione della provincia fermana. Un'ipotesi che sta scatenando una serie di rezioni, da destra a sinistra, nel mondo politico del territorio. A prendere posizione è il presidente del consiglio comunale di Sant'Elpidio a Mare Norberto Clementi.

"La partita non è finita:lo sapevamo -  note Clamenti - Ora, che l'arbitro sta per fischiare la fine (elezioni provinciali 2009) serve rimanere concentrati per mantenere il risultato. Intervengo da ex coordinatore provinciale di un partito, la Margherita, i cui dirigenti, dal nazionale al locale, hanno contribuito, insieme alle altre forze politiche, a istituire l'autonomia fermana, con la legge 147.
Intervengo anche come attuale presidente del consiglio comunale della terza città della provincia, S.Elpidio a Mare, che fu una delle prime a deliberare favorevolmente per la provincia del fermano e che ritiene fondamentale, anche per il rilancio economico del territorio,la concretizzazione della nuova autonomia".

"Da quello che è dato capire dalle poche notizie - nota Clementi - il pericolo di uno stop esiste. Le dichiarazioni degli attuali esponenti del governo nazionale, complice la crisi economica, non lasciano assolutamente tranquilli. La preoccupazione traspare chiara anche dalle esternazioni dei politici locali. Certamente, ciò che succede nella provincia ascolana, sulla suddivisione del patrimonio e del personale, diventa terreno fertile per chi ha in mente di fermare tutto.
Ora,è sacrosanto che la Finanziaria non ha la forza legislativa per sopprimere la legge 147, ma è anche vero che può congelarne l'iter. Per fare ciò necessita una volontà politica. Ritengo che ora serva solo dichiarare ufficialmente la volontà politica di dare attuazione alla legge: con forza,chiarezza e tutti insieme. Consapevoli, dirigenti politici e cittadini, che in questa fase, il proprio partito di appartenenza ha un peso ben definito dalla ultime elezioni e che c'è un governo con una ampia maggioranza che può agevolmente prevalere nei processi decisionali. Compreso il decidere di non fermare una legge dello Stato. Una volontà politica, chiara e trasversale, non dà alibi a nessun governo, e tanto meno all'attuale, che gode di una ampia maggioranza".

11/06/2008





        
  



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