Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa, Libero, Il Giornale, Avvenire, Il Sole 24 Ore, Il Messaggero, Il Corriere Adriatico, Il Resto del Carlino. Ma anche: settimanali, mensili, riviste culturali. Non solo: trasmissioni televisive (Rai, Rai Internatonal) e radiofoniche da 13 giorni stanno parlando ininterrottamente del festival sulla nostalgia arrivato alla seconda edizione.

 

Si parla di Europe anche nei siti web (www.informazione.tv; www.cultura.marche.it).

“Ci fa piacere questa ribalta mediatica – ha detto il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio - mentre l’anno scorso Europe prendeva avvio a 15 giorni dal “sì” del Senato a Fermo provincia, in questa seconda edizione il nome della città e del suo territorio hanno avuto una vasta eco a dimostrazione che la quinta provincia delle Marche è anche un arcipelago votato al dibattito ed alla cultura ".

 

E dopo “Fahrenheit” (che il 2 giugno scorso, per l’inaugurazione di Europe, intervistò il sociologo francese Edgar Morin) Radio Tre Rai torna il 15 giugno alle ore 19 sul festival e sul tema della nostalgia con una “tavola rotonda” in diretta telefonica. Ospiti: il direttore artistico prof. Antonio Santori, il prof. Antonio Prete (docente a Siena di letterature comparate) ed un componente del gruppo Madredeus. Gruppo che il prossimo 9 luglio a Villa Vitali di Fermo alle ore 21.15, sempre nell’ambito di Europe, eseguirà un concerto dal titolo “Saudade. Un amor infinito”.

 

Intanto si preannuncia un fine settimana all’insegna del cinema colto, della musica da banda e della letteratura questo che andrà a vivere Europe.

 

E’ atteso infatti per venerdì 17, insieme a Giacomo Martini, alle ore 18,00 (e non più alle 21,15) al teatro La Perla di Montegranaro il figlio del cineasta russo Andrej Tarkovskij, Andrej J. Alle 21,15 verrà invece proposto uno dei capolavori del regista russo, Nostàlghia, del 1983 (130 minuti). La rassegna cinematografica su Tarkovskij prosegue il 18 giugno sempre al teatro La Perla di Montegranaro: alle ore 17.30 si tiene un dibattito sul tema dell’elogio della nostalgia con Fausto Gianfranceschi; alle ore 18, ospite il figlio Andrej Tarkovskij , verrà ricordata la figura del grande cineasta.  Coordinerà i lavori Giacomo Martini, seguiranno le proiezioni di due films di Tarkovskij: “Il rullo compressore ed il violino” (del 1960 – durata: ’55) e “L’Infanzia di Ivan” (del 1962; durata: ’95), entrambi in versione originale con sottotitoli.

 

Sempre il 18 giugno a Monte Urano in Piazza della Libertà ed in Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa si svolge “Un Paese e le bande” dalle ore 16.30 alle ore 21.30.

 

Mentre alla sala Europa di Monte S. Pietrangeli, nello stesso giorno alle ore 21.30, si parlerà de la rabbia e la nostalgia: si tratta di una conversazione su Oriana Fallaci con due giornalisti: Renato Farina, vicedirettore di Libero e Umberto Cecchi, editorialista de Il Resto del Carlino. Coordina Pier Paolo Pierleoni.