Franceshini : "Lungomare per tutti ? Non per i portatori di handicap. "
San Benedetto del Tronto | Oggi manifestazione del C.HA.P.P al Lungomare Sud. Presente il TG 3 Marche. Il Presidente sulla difficile fruibilità del lastricato per l'handicap, l'anziano, il bambino.
di Carmine Rozzi
Il Presidente del C.HA.P.P. Gabriele Franceschini.
Gabriele Franceshini, Presidente del C.Ha.P.P. (Comitato Progetto Handicap Piceno), consigliere comunale lista D.S. nonché ex Assessore (due legislature ) alle politiche sociali, interviene sull argomento Lungomare Sud legato alla fruibilità dei portatori di handicap. E lo fa in qualità di rappresentante del comitato da lui presieduto.
Il problema è molto serio. Quello delle barriere architettoniche o comunque di ogni ostacolo che si oppone alla piena ed automa mobilità dei portatori di handicap è innanzitutto un problema culturale. La mobilità è la cosa più importante per una persona cosiddetta normale. Figuriamoci per chi ha difficoltà nel concretizzarla.
Muoversi significa vivere, conoscere la città, essere integrato sul territorio. Nel momento in cui questo non è possibile, non si è più integrati, si diventa cittadini di serie B o emarginati. Avevamo già espresso perplessità, anche sulla rotatoria in Via Togliatti, come soluzioni illegittime, insufficienti. Così esprimiamo perplessità sul lastricato del lungomare, totalmente inaccessibile per i portatori di handicap. Penso anche ai bambini piccoli, quelli in carrozzina, gli anziani con difficoltà di deambulazione.
Nel concreto?
Nel concreto possiamo prendere ad esempio le terrazze a mare. Nello spazio che intercorre tra una pietra e laltra necessariamente, ed anche con molta bellezza estetica, crescerà dellerba. Però, nel loro interstizio, qualora vi vada a finire le ruote di una carrozzina essa rimarrà irrimediabilmente bloccata. Quindi anche le terrazze a mare inaccessibili per coloro che rappresento.
Azioni di sensibilizzazioni ?
Si. Ma cosa si può fare ? Siamo già, a suo tempo, stati definiti a muso duro. Abbiamo occupato consigli comunali, lisola pedonale. Tutto per mettere in evidenza momenti di riflessione che attenevano ai nostri diritti. Mobilità come diritto. Che per legge è garantito a tutti. Come risolverlo è una cosa assai complicata. Mi auguro che si trovi qualche soluzione che possa consentire a tutti agevolmente e naturalmente quello spazio.
La dimostrazione annunciata sarà una protesta a priori o un momento di riflessione?
Penso si possa parlare delluno e dellaltra. A priori perché lusufruibilità è già stata sperimentata da disabili del nostro comitato con risultati a dir poco sconfortanti. Di riflessione perché quel tratto è costato la bellezza di quasi due milioni di euro (tanto quanto il ricavato della vendita della farmacia comunale) e forse andavano utilizzati meglio. Specie come servizio sociale, ovvero fruibile da tutta la componente cittadina. Sia essa deambulante e non.
Una corsia preferenziale potrebbe risolvere in parte il problema ?
Questo non ci piace perché va a sottolineare ancora di più la diversità del portatore di handicap, umiliandolo nella sua natura di essere umano diverso eppure uguale nella sua dignità. Queste persone non accettano regali o favori da nessuno. Pagano un biglietto, un ingresso, una tassa dove cè da pagarla. Ma poi, come tutti, pretendono laccesso a quelle facilità delle quali sono anchessi contribuenti
San Benedetto, una città a misura di tutti ?
Il termine più giusto forse è < sufficiente >. Per lo meno i luoghi e gli spazi ndei territori più importanti sono accessibili. Ad esempio il fatto che quasi tutti gli chalet abbiano garantito laccesso per lhandicap è un requisito importantissimo ottenuto, occorre dirlo, al prezzo di lotte durissime. E chiaro però che per essere consequenziali, alla lotta bisognava far seguire le proposte. Questo è stato fatto ed i risultati sono arrivati.
E per il privato ? Bar, negozi, ristoranti ?
Durante la nostra Amministrazione proponemmo con una lettera a tutte le attività commerciali che ci saremmo fatti carico di un contributo a fondo perduto del 25% per chi avesse voluto mettersi in regola con le normative riguarda allaccessibilità dellhandicap. La risposta purtroppo fu scarsa e desolante. Però a qualcosa servì perché dobbiamo rilevare che a tuttoggi molte di quelle strutture si sono adattate allo scopo.
|
16/06/2005
Altri articoli di...
Cronaca e Attualità
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
San Benedetto
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)
Articoli correlati
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji