Metti un pomeriggio alla Palazzina Azzurra con i sette candidati alla presidenza della Provincia, ed un vasto pubblico composto da giornalisti e spettatori più o meno simpatizzanti per l'una o per l'altra fazione. Ne esce il forum de ilQuotidiano.it, che si è rivelato in alcune circostanze una vera e propria bomba ad orologeria.

Il giornalista Nazzareno Perotti ripropone la vicenda della provincia di Fermo, riportando una frase dell'ex sindaco ascolano Nazzareno Capelli, secondo il quale, mentre Ascoli e Fermo si danno battaglia per la provincia, San Benedetto gode con la presidenza.

Risponde subito Massimo Rossi: "Sulla provincia in questi giorni abbiamo assistito a delle situazioni paradossali. Da un lato manifestazioni oltranzistiche, ho visto un sindaco di Forza Italia del fermano con la sciarpetta stile ultras "Non più AP", mentre dall'altra parte vedo esponenti della Casa delle Libertà che ad Ascoli manifestano per protesta. Vi lascio immaginare cosa diventerebbe la Provincia con l'elezione di queste forze politiche che stanno, per motivi di speculazione elettorale, cercando di cavalcare la tigre da una parte della divisione territoriale, e dall'altra si schierano a difesa dell'integrità. Dobbiamo prendere atto del fatto che c'è stata una decisione del Parlamento, e la nuova Provincia è una cosa che va presa in considerazione. Le strade ed i problemi non si fermeranno certo all'Aso. Se ora poi, ci chiediamo quanto possa godere od essere importante San Benedetto dopo la divisione, ripartiamo con la stessa logica che ha portato a questa spaccatura".

Per Scaltritti: "la scissione è stata determinata dalla mancanza d'intervento su quelle che erano le richieste dei cittadini, ed ovviamente, quando ci sono delle delusioni da parte dei cittadini, avvengono delle montature politiche. Così è stato nel fermano, dove molto influente è stata la crisi economica. In questi prossimi cinque anni dobbiamo fare un discorso che riguarda due direttrici. La prima è quella di far capire ad entrambe le parti che bisogna ritornare a progettare lo sviluppo e la modernizzazione del territorio. Non saranno due piccole province ad avere peso politica, ma lo potrà essere soltanto una grande unione d'intenti. Altro obiettivo importante è quello di far capire che il futuro consiglio provinciale dovrà avere un'equa rappresentanza delle due realtà. Non bisogna farsi coinvolgere in queste dispute demagogiche, il cammino dei prossimi cinque anni andrà fatto insieme, pertanto sarà necessario avere equilibrio".

Mentre Vallesi suggerisce a Scaltritti che questo discorso andava fatto prima che i fatti avvenissero, prende la parola Cannelli:
"Per noi Polo ed Ulivo hanno determinato la spaccatura della Provincia con l'inettitudine. Quella di Ascoli non è una grande provincia, ora si è anche divisa in due, peserà di meno e subirà un aggravio dei costi. Se le amministrazioni avessero voluto lavorare in accordo, avrebbero condotto una battaglia per potenziare la sanità, visto che l'80% dei flussi finanziari vanno a Pesaro e ad Ancona. La sanità è una cosa importantissima, e mentre si fanno i tifi da stadio da una parte e dall'altra, non ci si rende conto di quanto siamo stati penalizzati. Avremmo dovuto lottare tutti quanti insieme per rendere adeguata la sanità di Ascoli, San Benedetto e Fermo".

Si alza il polverone delle polemiche, quando la giornalista Sandra Amurri chiede a Scaltritti in che modo pensa di poter coniugare la sua veste di parlamentare, con l'eventuale carica di presidente della Provincia, e, soprattutto, quale stipendio percepirà, quello da parlamentare (più eleveto), o quello da presidente.

"Ho pochissimo tempo, e chi mi conosce lo può confermare - risponde Scaltritti - devo mantenere delle segreterie parlamentari, e di conseguenza manterrò lo stipendio come onorevole, ma tenete presente che io prima di fare il politico ero imprenditore, e da quando sono sceso in campo le mie entrate si sono di molto abbassate. Credo di poter riuscire a coniugare le cose, anche perchè se sarò parlamentare riuscirò a rinforzare anche il mio ruolo locale. Avrei potuto candidarmi per la terza legislatura, o per il parlamento europeo, ma ho diretto la mia scelta verso la mia terra".