Un ristampa davvero preziosa quella di Manlio Massini raccolte in: “Lu torrò de Massa”, una manifestazione che ha rappresentato ricordare le tradizioni e unire la storia del passato a quella del presente.

La cerimonia è avvenuta alla presenza del sindaco Gilberto Caraceni, di Carlo Verducci, Luana Trapè, Dominico Pupilli, Agostino Scaloni e Elena Massini nipote del musicista, scrittore, insegnate e ricercatore Manlio Massini. La presentazione della ristampa di poesie di Manlio Massini nato a Massa Fermana 1889 e scomparso nel 1964, rappresenta ancora oggi un punto di riferimento, per chi come Massini ha saputo studiare e conoscere le tradizioni e proprio da lui parte un progetto di ricerca per dare la possibilità ai giovani di conoscere e non dimenticare il dialetto.

“Per me è stato come vivere un sogno – ha commentato Elena Massini nipote dello scrittore – vedere ricostituito il bello della memoria i disegni dei bambini, il libro di poesie con la la prefazione scritta da me “L’album dei ricordi”, che praticamente si è scritto da solo ascoltando le storie di chi ha conosciuto mio nonno. E' stata una cerimonia che ha mescolato l’antico e l’odierno. Io proprio da qui vorrei si partisse per istituire un premio per i giovani che s’impegneranno nella ricerca delle tradizioni, un premio che dovrà acquisire importanza e continuità".

La raccolta di poesie è stata volutamente rilegata in carta invecchiata, rendendo ancora più preziosa la raccolta di poesie (fra i dettagli il testo porta ancora il costo originale del 1937 quando fu stampato, ovvero 5 lire, ma erano altri tempi), oggi solo il valore della carta è estremamente superiore. Al testo va aggiunto il lavoro dei bambini che hanno interpretate le poesie in dialetto di Massini con grande soddisfazione dei presenti.

“Sono entusiasta – ha dichiarato l’assessore Roberta Procaccini – è stato come avvicinare il passato, il presente e dare uno sguardo verso il futuro. Credo che sia importante che gli educatori mantengano vive queste tradizioni per dare agli adulti di domani la conoscenza di ciò che eravamo, perché sono valori importanti ieri come oggi”.